Ecobonus auto

Il tema della sostenibilità e dell’ottimizzazione dell’uso delle risorse si connota come un tema sempre maggiormente rilevante che riveste, sostanzialmente, quasi tutti i settori.
Anche il settore automobilistico non ne è esente.
Sulla base di questi presupposti si parla sempre di più dei cosiddetti eco bonus auto.
Ne hai mai sentito parlare?
Sai di cosa si tratta?
All’interno di questo articolo andremo a parlare degli eco bonus auto comprendendo che cosa e quali sono le loro principali caratteristiche.
Cosa sono eco bonus auto
L’eco bonus auto rappresenta quel sistema dedicato all’acquisto di un’auto meno inquinante, anche non elettrica, che prevede l’accesso ad una serie di incentivi per ottenere uno sconto di varia misura. In tal senso il contributo statale è correlato alle emissioni di CO2 del veicolo, con tre fasce distinte, e alla presenza o assenza di un veicolo usato da rottamare.
Il procedimento in atto necessario per richiedere gli incentivi auto nel corso del 2024 risulta essere il medesimo del 2023, dal momento che permette agli automobilisti di prenotare il contributo attraverso una specifica piattaforma online. Questa piattaforma offre anche la possibilità di verificare le risorse ancora disponibili per l’accesso al bonus.
Nello specifico si rileva che i finanziamenti destinati alle auto elettriche (230 milioni) e ibride plug-in (235 milioni) risultano più consistenti e, ad oggi, rimangono ancora disponibili. Tuttavia, la distribuzione delle risorse presenta un aumento nei fondi per le prime due fasce (+15 milioni nella prima e +10 nella seconda) e una diminuzione nella terza (-30 milioni); una strategia che, come detto in apertura, potrebbe portare a delle criticità.
Il Governo ha previsto un incentivo di 6.000 euro per le auto elettriche (con emissioni comprese tra 0-20 g/km di Co2), di 4.000 euro per le auto ibride plug-in (con emissioni comprese tra 21-60 g/km di Co2), mentre non c’è bonus nella terza categoria di emissioni, vale a dire per le auto con motore termico o ibride full (con emissioni comprese tra 61-135 g/km di Co2). Per queste categorie di veicoli, infatti, gli incentivi spetteranno solo in caso di rottamazione. Per tutte le tipologie si prevede una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, al netto dell’Iva, pari a 35.000 euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45.000 euro nella fascia intermedia 21-60.
Anche per la rottamazione sono stati previsti degli incentivi.
Di fatto per la rottamazione di un veicolo Euro 5, coloro che hanno un reddito basso possono ottenere un bonus di 8.000 euro per le auto elettriche e di 5.000 euro per le ibride plug-in. Di controverso andando a rottamare un Euro 4 si potrà beneficiare di 9mila euro nella fascia 0-20, 5.500 nella 21-60 e 1.500 nella 61-135. Con un Euro 3 si passa a 10mila euro, 6mila e 2mila euro. Con un Euro 0, 1 o 2 c’è un salto, rispettivamente, a 11mila euro, 8mila e 3mila euro.
Andamento eco bonus auto
Il 3 giugno c’è stato il click day per aggiudicarsi l’eco bonus auto.
Si rileva che in circa 9 ore sono terminati gli incentivi per le auto a zero emissioni alimentate a batteria.
Questo significa che i 240 milioni di euro che erano stati stanziati per il 2024 per l’acquisto di automobili con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km sono di fatto terminati.
Questo deriva sicuramente dal fatto che l’eco bonus auto 2024 ha visto delle agevolazioni consistenti.
Innanzitutto le quote sono state innalzate, fino a 13.750 euro con rottamazione fino a Euro 2 e ISEE inferiore a 30.000 euro; persino la quota standard senza rottamazione e ISEE “alto” è stata comunque raddoppiata rispetto a prima, portata da 3.000 a 6.000 euro. Cifre di un successo annunciato, sì, ma non con questa “foga”. Bisogna poi calcolare che il mercato elettrico è stato sostanzialmente fermo per 5 mesi, con gli utenti interessati alle BEV che hanno frenato i loro acquisti in seguito ai primi annunci del Governo avvenuti a fine 2023. Ciò che sta succedendo è sicuramente uno “sfogo” di 5 mesi di stop forzato, non bisogna però ridimensionare il fenomeno. Ora sarà più difficile per gli oppositori dell’auto elettrica dire che questo tipo di auto “non lo vuole nessuno”. L’Ecobonus 2024 conferma che, con i giusti aiuti e i giusti prezzi, l’auto elettrica è una valida alternativa al termico puro e all’ibrido.
Dati questi presupposti si rileva che il prossimo 7 agosto il Ministero delle Imprese ospiterà un nuovo tavolo automotive dedicato ai futuri incentivi auto, con nuovi fondi che saranno messi a disposizione di popolazione e partite IVA. Ad anticiparlo è stato il Ministro Adolfo Urso, che ha anche aggiunto: “Spero possano essere di durata triennale, così che i consumatori possano programmare in maniera migliore l’acquisto dell’auto”.
In tal senso si spera che al tavolo automotive si parli anche di nuove formule di prenotazione e di erogazione, perché al di là del successo degli incentivi bisogna anche ricordare cos’è successo nella prima parte del 2024.
Incentivi auto le ultime novità
Ad oggi emerge che il governo sta delineando un piano su base di tipo triennale costituito da un insieme di eco bonus per l’auto le cui linee di indirizzo.
Alla base di questo piano si pone l’intesa tra il Governo e Stellantis.
Di fatto il piano triennale ha come punto focale il milione di veicoli che l’azienda Stellantis deve impegnarsi a produrre in Italia entro il 2030 e che ha già dichiarato di voler fare.
In tal senso il piano triennale di ecobonus può consentire una migliore programmazione nell’acquisto dell’auto da parte dei nostri cittadini consumatori.
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