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Equilibrio vita lavoro, la situazione in Italia

13 Maggio 2024
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Tempo di lettura 4 minuti

Riuscire a delineare un equilibrio casa lavoro non è semplice.

Questa si connota per una sfida non solo per i genitori lavoratori, ma in linea generale per tutte le persone che svolgono un lavoro sia come dipendenti che come liberi professionisti.

Un recente studio ha rilevato che ad oggi la posizione dell’Italia risulta essere abbastanza preoccupante dal momento che questa occupa il quart’ultimo posto (dopo la Polonia, prima dell’Ungheria) nella classifica dei Paesi d’Europa per equilibrio vita-lavoro.

 

Questo risultato è stato decretato dalla piattaforma Rome che ha sviluppato uno studio classificando la qualità del lavoro in ogni nazione in ragione di una serie di fattori, che vanno dal numero di giorni spendibili in ferie, all’assistenza sanitaria, senza tralasciare l’eventuale presenza di un salario minimo, gli orari di lavoro medi, i congedi a disposizione, la retribuzione in caso di malattia, i livelli di inclusività LGBTQ+ e i livelli di felicità espressi dai lavoratori e dalle lavoratrici.

Equilibrio vita lavoro, di cosa si tratta

Quando si parla di equilibrio vita lavoro o di work life balance, ci si riferisce all’equilibrio tra la vita privata e il lavoro. 

Dal punto di vista pratico si connota come la capacità di riuscire a far convivere in maniera pacifica la sfera professionale e quella privata. 

Il concetto in realtà è molto ampio: nato per la prima volta negli anni Settanta in Gran Bretagna, è divenuto di strettissima attualità soprattutto nell’ultimo periodo, in cui lo sviluppo tecnologico ha reso sempre più labile e sfocato il confine tra vita privata e sfera professionale, sia per quanto riguarda i tempi sia per gli spazi fisici del lavoro. 

Dati questi presupposti risulta chiaro che avere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata non significa solamente riuscire a staccare la spina a un’ora ragionevole ogni giorno o ridurre gli straordinari. Significa soprattutto creare una cultura aziendale in cui le persone possano sentirsi ugualmente presenti sia nella loro vita professionale che in quella personale, senza che nessuna domini sull’altra. 

Un buon equilibrio tra lavoro e vita privata garantisce un modo di lavorare stabile e sostenibile che non compromette la piena condizione di benessere.

Stabilire e mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, inoltre, è fondamentale per ridurre lo stress dei dipendenti e prevenire il burnout.

La situazione generale

Andando a studiare la situazione europea (delineata dall’analisi condotta da Remote) si ravvisa che lo stato con un miglior equilibrio casa lavoro è il Lussemburgo. Questo si pone in netta superiorità rispetto alla lunga scia delle trenta nazioni che lo seguono. Il Paese ha ottenuti buoni risultati in tutte le metriche chiave dello studio di Remote, in particolare per quanto riguarda al congedo di maternità obbligatorio (100% del salario del dipendente per 20 settimane) e le ferie annuali obbligatorie (26 giorni). Con un punteggio di felicità di 7,4, il Lussemburgo è anche una delle nazioni più felici d’Europa. 

Importante risulta anche la posizione della Spagna che occupa il secondo posto. Questa risulta essere distaccata di quasi sette punti rispetto al granducato, avendo quantificato un ottimo 78,63. Il Paese iberico dispone di un sistema sanitario universale finanziato dallo Stato e di un salario minimo significativo (l’equivalente di 9,02 dollari l’ora). Questo dato, secondo l’analisi, è particolarmente impressionante se si considera che la Spagna ha una popolazione molto più numerosa rispetto agli altri Paesi della top 10. 

Infine, al terzo posto, ecco la Francia, dove i cugini d’oltralpe hanno registrato un indice pari a 77,19. I fattori degni di nota, qui, riguardano il gran numero generoso di ferie disponibili annualmente (ben 36 giorni) assieme all’elevato salario minimo disponibile per i lavoratori e le lavoratrici francesi.

In merito all’Italia si ravvisa una condizione di tipo preoccupante dal momento che il nostro Paese è al 27esimo posto della classifica (su 30 nazioni europee). A pesare particolarmente sull’indice è la totale assenza del salario minimo (si ricorda che su 27 Paesi dell’Unione Europea, 22 applicano questa istituzione e noi siamo tra i 5 a non farlo). Nondimeno, anche l’indice di inclusività non è dei migliori, trovandoci per questo criterio al 19esimo posto.

Miglioramento work life balance 

Ottimizzare il proprio equilibrio vita lavoro è fondamentale.

A tal fine è importante mettere in pratica questi consigli :

  • È importante saper dire di no. I tuoi dipendenti non devono accettare tutte le richieste che gli arrivano dai manager. Nel caso queste richieste fossero involontariamente esagerate o molteplici, il lavoratore deve saper dire di no qualora capisse che è impossibile soddisfare la nuova richiesta. È preferibile rifiutare invece che accettare un nuovo compito e portarlo a termine con fatica perché le task sono troppe; 
  • È importante chiedersi se si è soddisfatti del lavoro che si sta facendo. Questo non significa che bisogna lavorare fino a orari improbabili ma chiedersi quali sono i modi per migliorare le proprie performance. Una volta individuata una strategia, la si può seguire per vederne i risultati;
  • Se un tuo dipendente ha un problema o una particolare necessità è bene che comunichi con i suoi superiori. Uno dei consigli fondamentali è rispettare il proprio work life balance e ascoltare l’equilibrio di cui si ha bisogno. È giusto portare a termine le priorità di una giornata lavorativa e lasciare al giorno dopo le attività che si possono rimandare. È più importante seguire e soddisfare i propri bisogni piuttosto che esagerare con il lavoro;
  • Imparare a gestire il tempo ovvero come si fa a non lavorare oltre l’orario di lavoro? Crea una lista di cose da fare che hanno una scadenza immediata e segui la tua to do list. Ad esempio: concentrati su un unico progetto e portalo a termine, non iniziare a lavorare su più progetti.
  • Gestire il tempo è importante perottimizzare il lavoro e per svolgerlo con passione e dedizione. Se distribuisci troppe mansioni, i tuoi dipendenti lavoreranno con pressappochismo e di fretta al fine di finire tutte le loro task il prima possibile;
  • Pianifica l’attività lavorativa al fine di rispettare gli orari. Per i dipendenti è consigliato inserire nel proprio calendario di lavoro anche gli impegni personali quali il fitness e le attività familiari; 
  • Ritagliare del tempo libero da dedicare al riposo per ricaricarsi di energie; 
  • Crea dei confini: non portare il computer a letto o a tavola: questo sarà fondamentale sia per il benessere dei tuoi dipendenti ma anche per far capire al proprio datore di lavoro quali sono i momenti di disponibilità;
  • Team bulding serve a favorire i rapporti tra i colleghi e creare sempre più momenti di convivialità. In questo modo anche durante le ore di lavoro il clima nella tua azienda sarà più sano e sereno;
  • Anche se il lavoro si svolge in smart working è importante fare dei momenti di pausa dal computer (soprattutto durante la pausa pranzo) in modo da ricaricarsi e dedicare poi l’energia necessaria al lavoro. 

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