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Pensione senza contributi: come funziona l'assegno sociale 2023

Assegno sociale 2023 pensione senza contributi
29 Marzo 2023
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Tempo di lettura 4 minuti

La pensione senza contributi è possibile percepirla anche nel 2023 ed è rappresentata da una prestazione socio-assistenziale denominata assegno sociale che, a differenza della pensione casalinghe, non richiede alcun contributo versato.

La pensione senza contributi ha l’obiettivo di sostenere quei cittadini italiani, comunitari o extra comunitari con regolare permesso di soggiorno che risiedono in Italia da almeno 10 anni con una pensione minima, a condizione che non vengano superate determinate soglie reddituali stabilite annualmente sia per i soggetti single che per i soggetti coniugati.

La pensione senza contributi non è una vera e propria pensione, ma piuttosto un sostegno da parte dello Stato nei confronti di tutti quei soggetti che non possiedono i contributi per accedere alla comune pensione di vecchiaia.

Per cui, uno dei messaggi più importanti che vorrei portassi con te dopo aver letto questa guida è che la pensione di vecchiaia senza contributi non esiste, in quanto per accedere a tale prestazione è obbligatorio essere in possesso di 67 anni di età anagrafica e 20 anni di contribuzione e, come ultimo ma non meno importante concetto, che la pensione sociale è stata sostituita dall’assegno sociale a partire dal 1° gennaio 1996.

La pensione casalinghe, invece, esiste ed è possibile accedervi con 5 anni di contribuzione e 57 anni di età, versando la contribuzione nell’apposito fondo casalinghe.

La pensione senza contributi, per ricapitolare, è rappresentata esclusivamente dall’assegno sociale unica prestazione che consente di percepire un indennizzo mensile senza aver mai versato i contributi raggiunti i 67 anni di età.

Chi ha quindi diritto all’assegno sociale 2023? Andiamo a scoprirlo insieme.

Assegno sociale requisiti 2023

L’assegno sociale 2023 può essere richiesto da:

  • I cittadini italiani;
  • I cittadini comunitari provenienti da uno dei 28 paesi dell’Unione Europea che risultano iscritti all’anagrafica comunale di uno dei comuni italiani;
  • I cittadini extra comunitari con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo o per asilo politico o per protezione sussidiaria;

Il diritto all’assegno sociale 2023 non viene perfezionato se il richiedente la pensione senza contributi non può dimostrare di essere residente in Italia per un periodo continuativo minimo di 10 anni precedenti la domanda di assegno sociale.

Per dimostrare all’istituto previdenziale il requisito residenziale che consente l’accesso alla pensione senza contributi (assegno sociale 2023) il cittadino deve richiedere presso il comune di residenza un’apposita certificazione attestante la permanenza continuativa all’interno del territorio italiano.

Una volta ottenuta la pensione, il percettore dell’assegno sociale, dovrà inviare annualmente all’INPS un’apposita certificazione che attesta lo stato di residenza stabile denominata Modello ACCAS/PS Residenza Stabile.

L’assegno sociale, oltre al requisito di residenza, richiede il possesso da parte del richiedente di almeno 67 anni di età nel 2023.

Assegno Sociale 2023 limiti reddituali

Quali sono i limiti reddituali per percepire l’assegno sociale? I limiti reddituali cambiano di anno in anno e seguono l’andamento degli indici Istat.

L’INPS, con la circolare n. 135/2022, ha comunicato i limiti reddituali per l’anno 2023 che consentono di percepire l’assegno sociale (conosciuto anche come pensione sociale) e questi sono:

  • Reddito uguale o inferiore a 6.542,51 per pensionato single;
  • Reddito uguale o inferiore a 13.085,02 per pensionati coniugati.

Assegno sociale 2023 importo

Una delle novità più importanti in merito alla pensione senza contributi, ovvero l’assegno sociale, per il 2023 è l’aumento del suo importo.

Infatti, dai 469,03 euro del 2022, limporto dell’assegno sociale 2023 è passato a 503,27 euro.

L’importo dell’assegno sociale nel 2023 può essere percepito per intero solo se il pensionato single non possiede alcun reddito. In caso di pensionato coniugato, per percepire l’intera somma di 503,27 euro, in nucleo familiare non dovrà superare un reddito annuale inferiore all’ammontare annuo dell’assegno sociale.

Nel caso in cui il pensionato non rispettasse tali soglie reddituali, l’importo INPS dell’assegno sociale viene rimodulato in funzione dei redditi in possesso fino all’eliminazione della pensione senza contributi.

Si ricorda che la prestazione viene erogata per 13 mensilità e non consente l’erogazione della quattordicesima pensionati in quanto è una pensione senza contributi.

Assegno sociale 2023: redditi da considerare

L’assegno sociale 2023 è soggetto ai controlli reddituali INPS, il pensionato che percepisce la pensione senza contributi dovrà fare particolarmente attenzione dichiarando i seguenti redditi:

  • Assegni alimentari percepiti dal coniuge;
  • Eventuale pensione di guerra;
  • Eventuale pensione diretta erogata da stati esteri;
  • Pensioni di invalidità civile;
  • Rendite vitalizia INAIL;
  • Redditi imponibili Irpef, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • Obbligazioni e titoli similari emessi da banche e società e società per azioni;
  • Altri strumenti finanziari in possesso;
  • Redditi esenti da imposta;
  • Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.

Per percepire l’assegno sociale 2023 non vengono invece considerati i seguenti redditi:

  • Arretrati da lavoro dipendente prestato all’estero;
  • Competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • Reddito della casa di abitazione;
  • Assegni vitalizi erogati agli ex combattenti della guerra 15/18;
  • Trattamento di fine rapporto e anticipazione del TFR;
  • L’indennità di accompagnamento per invalidi, ciechi e sordi civili.

Assegno sociale 2023: come aumentare l’importo?

La pensione senza contributi, ovvero l’assegno sociale, è soggetta ad una serie di prestazioni che consentono di aumentare l’importo base di 503,27 euro mensili.

Ribadiamo che prima ancora di aumentare l’importo dell’assegno sociale 2023 occorre essere sicuri che non si superano i limiti reddituali, altrimenti non vi sarà nessuna opzione per l’aumento.

Chiarita la situazione reddituale, passiamo adesso alle possibilità del pensionato assegno sociale INPS di aumentare l’importo della prestazione.

Per prima cosa si potrà richiedere la pensione di cittadinanza la quale può essere erogata solo se in possesso di un ISEE in corso di validità con un valore uguale o inferiore a 9.360 euro.

L’importo di 9.360 euro non è l’unica barriera d’entrata per richiedere la pensione di cittadinanza, e quindi aumentare l’importo dell’assegno sociale 2023, ma il pensionato dovrà dimostrare il possesso dei seguenti, ulteriori, requisiti:

  • Valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro;
  • Valore del patrimonio mobiliare ai fini ISEE non superiore a 6.000 euro (questa soglia aumenta in ragione del numero e delle caratteristiche dei componenti il nucleo familiare);
  • Nessun componente il nucleo deve essere intestatario di autoveicoli superiori ad una cilindrata di 1.600 cc e motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei sei mesi precedenti la richiesta;
  • Nessun componente deve essere intestatario di navi o imbarcazioni da diporto.

Rispettando i summenzionati requisiti, l‘importo dell’assegno sociale 2023 può essere incrementato fino ad un valore di 780 euro al mese.

Per aumentare l’importo dell’assegno sociale nel 2023 esistono anche le maggiorazioni sociali, per questo particolare argomento ti rimando alla nostra guida specifica sulle maggiorazioni sociali.

Assegno sociale 2023: documenti necessari

L’assegno sociale può essere richiesto dal cittadino direttamente all’interno del portale telematico dell’INPS se in possesso di:

  • SPID (servizio di identità digitale)
  • Carta d’identità digitale;
  • CNS (carta dei servizi nazionale)

In alternativa, il richiedente la pensione senza contributi, può richiedere la prestazione presso un patronato con la seguente documentazione:

  • Documento d’identità;
  • Eventuale permesso di soggiorno;
  • Stato di residenza storico;
  • Codice IBAN (banca o poste)

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