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Bonus Partite IVA ISCRO 2023: come funziona

9 Maggio 2023
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Tempo di lettura 5 minuti

L’indennità ISCRO, acronimo che sta per “indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa”, è un sostegno al reddito destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS.

Questa misura, introdotta come sperimentale per il triennio 2021-2023 dalla Legge di Bilancio 2021, ha l’obiettivo di fornire una sorta di “cassa integrazione” per i professionisti colpiti da contrazioni del fatturato.

Con il Messaggio numero 1636 del 05-05-2023, l’INPS ha comunicato che sono riaperte le domande per l’anno in corso, con la possibilità di presentare la richiesta online a partire dal 8 maggio fino al 31 ottobre 2023.

Nel frattempo, le istruzioni per la richiesta della prestazione rimangono le stesse della misura dello scorso anno.

Ma quali sono i requisiti e le caratteristiche dell’indennità ISCRO? Chi può richiederla e come funziona? In questo articolo, approfondiremo tutto ciò che c’è da sapere sull’ISCRO, per aiutare i lavoratori autonomi a comprendere al meglio questa misura di sostegno al reddito e valutare se possono beneficiarne.

Che cos’è?

L’Indennità ISCRO è un nuovo ammortizzatore sociale in costanza di lavoro, simile alla cassa integrazione, introdotto in via sperimentale per il triennio 2021-2023.

È rivolto esclusivamente ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata che nell’anno precedente hanno subito una contrazione dei guadagni.

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Il bonus Partita IVA o ISCRO 2023, erogato dall’INPS, è un contributo mensile che va da un minimo di 254,75 € ad un massimo di 881,23 € per l’anno 2023.

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto un limite di spesa pari a 35,1 milioni di euro per il 2022 e 19,3 milioni di euro per il 2023, con 3,9 milioni di euro stanziati per il 2024.

Le domande per il bonus ISCRO 2023 possono essere presentate dall’8 maggio 2023 al 31 ottobre 2023.

Requisiti

Il bonus Partita IVA o ISCRO, creato dall’INPS per gli autonomi, rappresenta una grande opportunità per i professionisti italiani.

Tuttavia, per poter accedere a questa indennità, è necessario soddisfare una serie di requisiti.

I requisiti per richiedere il bonus partita IVA ISCRO sono i seguenti:

  • Essere iscritti alla Gestione Separata INPS
  • Essere titolari di una Partita IVA attiva da almeno 4 anni
  • Non percepire il Reddito di Cittadinanza (RDC)
  • Non percepire alcun trattamento pensionistico o prestazione legata al reddito, come NASpI e DIS-COLL
  • Il reddito accumulato dal lavoro autonomo deve essere inferiore almeno del 50% rispetto alla media del reddito da lavoro autonomo degli ultimi 3 anni
  • Dichiarare, nell’anno precedente alla presentazione della domanda per il 2023, un limite di reddito non superiore a 8.972,04 € per l’anno 2022
  • Essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali
  • Il bonus lavoratori autonomi INPS è rivolto ai liberi professionisti, anche partecipanti in società semplici o studi associati, che esercitano il lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e di professioni. La richiesta per ottenere il bonus ISCRO non può essere accolta se non risulta inoltrata la dichiarazione dei redditi certificata all’Agenzia delle Entrate nei 4 anni precedenti a quello di presentazione della domanda
  • Per ottenere il bonus, inoltre, è necessario partecipare a percorsi di aggiornamento professionale stabiliti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, insieme al Ministero dell’Economia e delle finanze, con il Decreto attuativo firmato il 24 marzo 2022. Il monitoraggio sul rispetto delle regole è affidato all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – Anpal.

Come fare domanda

Dal 1° maggio al 31 ottobre di ogni anno, dal 2021 al 2023, sarà possibile richiedere la domanda per il bonus Partite Iva o l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) accedendo al sito INPS con le proprie credenziali.

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La novità per quest’anno riguarda la possibilità di presentare domanda anche da parte di coloro che hanno già presentato la richiesta per gli anni 2021 e 2022, ma hanno visto la domanda respinta o la prestazione revocata dall’origine.

Per compilare la domanda, è necessario accedere alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” del sito INPS.

In alternativa, si può seguire il percorso:

  • Sostegni, sussidi ed indennità”
  • “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità”
  • “Vedi tutti”
  • “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”
  • Selezionare la voce “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”.

La domanda può essere presentata attraverso:

  • SPID
  • CIE
  • CNS
  • Oppure telefonando ai recapiti INPS disponibili

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Nel messaggio INPS, sono indicati i requisiti reddituali da rispettare e l’autocertificazione dei redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse.

Per maggiori informazioni sul bonus Partite Iva o ISCRO, è possibile consultare la pagina del Ministero del Lavoro o contattare il Contact Center INPS ai recapiti forniti.

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Le aliquote

L’INPS ha annunciato l’aumento dei contributi dovuti alla Gestione separata da parte dei lavoratori autonomi, con l’obiettivo di finanziare l’indennità ISCRO.

Nel 2021, l’aliquota INPS è stata del 25,98%, ma per gli anni 2022 e 2023, interessati dalla misura sperimentale, il contributo dello 0,26% passerà a 0,51% per ciascuna annualità.

La Circolare INPS n. 12 del 01-02-2023 ha reso note le aliquote addizionali per l’anno in corso dovute dagli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata.

L’aumento dei contributi riflette anche le novità per il sussidio DIS-COLL.

Le aliquote contributive che si applicano ai collaboratori e ai professionisti sono state pubblicate con la Circolare INPS n.25 dell’11 febbraio 2022.

  • I soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL devono pagare una quota del 35,03% (33 IVS + 0,72 + 1,31 aliquote aggiuntive).
  • Per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL, l’aliquota è del 33,72% (33 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva).
  • I soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria devono pagare il 24% (IVS).
  • Per i professionisti, l’aliquota è del 26,23% (25 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,51 ISCRO) se non sono assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie.
  • Invece, se sono titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria, devono pagare il 24% (IVS).

Gli iscritti che applicano l’aliquota del 24% ottengono l’accredito pieno con un contributo di € 3.898,32.

In caso di aliquota dovuta in misura maggiore, gli accrediti contributivi saranno rispettivamente di:

  • € 4.260,54 per i professionisti con aliquota al 26,23%,
  • € 5.477,14 per i collaboratori e assimilati con aliquota al 33,72%
  • € 5.689,92 per i collaboratori e assimilati con aliquota al 35,03%.

Il massimale di reddito è di € 103.055,00 mentre il minimale è di € 15.953,00.

Il contributo minimo annuo è di € 3.828,72 per un reddito minimo annuo di € 15.953,00 con un’aliquota del 24%.

Il contributo minimo aumenta in base all’aliquota e al reddito.

Queste informazioni sono utili per i lavoratori autonomi che devono pagare i contributi alla Gestione separata e vogliono avere un’idea dei costi che dovranno affrontare.

Esempio di calcolo

Il calcolo dell’importo a cui si ha diritto si basa sulla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e viene erogato su base semestrale.

Per esempio, se il reddito dichiarato nel 2021 è di 8.000 euro, l’importo del bonus ISCRO sarà di 1.000 euro (25% di 4.000 euro).

Tuttavia, se l’importo del bonus risultasse inferiore a 275,38 euro o superiore a 881,23 euro, si riceverà rispettivamente 250 euro o 881,23 euro al mese.

È importante ricordare che per poter accedere al bonus, è necessario soddisfare alcuni requisiti, tra cui il reddito degli ultimi tre anni.

Se, ad esempio, la media dei redditi dei tre anni precedenti al 2021 è di 15.000 euro, il requisito di reddito sarà soddisfatto se il reddito dichiarato nel 2021 è inferiore a 7.500 euro (50% della media).

In definitiva, il bonus ISCRO rappresenta un’importante opportunità per i lavoratori autonomi che hanno subito una riduzione del proprio reddito a causa della pandemia.

Ecco perché è importante conoscere i requisiti e il calcolo dell’importo a cui si ha diritto per presentare una domanda efficace e ottenere l’indennità a cui si ha diritto.

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