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A cosa hanno diritto i malati oncologici

28 Settembre 2022
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Tempo di lettura 5 minuti

I malati oncologici hanno diritto a una serie di prestazioni e di agevolazioni economiche atte ad aiutarli a fare fronte alle spese derivate dalla malattia.

I diritti dei malati oncologici sono numerosi e sono finalizzate a supportare la malattia in modo più agevole. Chi si trova a dover affrontare un cancro non ha dinnanzi solo la “sfida” di gestire il suo difficile decorso, ma deve anche sopportare un importante sforzo economico. Molte volte si ritrova anche ad abbandonare il posto di lavoro e richiedere l’assistenza di familiari e persone care.

Sulla base della consapevolezza di questa complessa situazione, lo Stato si impegna a mettere a disposizione dei malati oncologici una serie di strumenti che possono aiutare a fare fronte agli aspetti economici legati a un male che purtroppo affligge sempre più italiani.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire:

  • I diritti dei malati oncologici
  • Quali sono le agevolazioni economiche a favore dei malati oncologici
  • Quali sono i permessi e gli aiuti non economici a favore dei malati oncologici

Permessi e congedi lavorativi

Tra i diritti dei malati oncologici emerge il fatto che questi non possono perdere il proprio posto di lavoro nel caso di assenza legata alla malattia per tutto il periodo di comporto. Esistono alcuni casi, come quello per i dipendenti pubblici, dove le assenze che sono necessarie per sottoporsi alle cure e vengono direttamente escluse dal calcolo dei giorni di malattia. Inoltre, nel caso di sottoposizione a terapie salva vita, come la chemioterapia, si evidenzia che viene meno anche l’obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale. Per quanto concerne i malati oncologici a cui viene riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% a causa di invalidità civile è a loro riconosciuta la possibilità di fruire ogni anno di un congedo per cure non superiore ai 30 giorni a totale carico del datore di lavoro, previa presentazione dell’idonea documentazione medica. Nel caso in cui la patologia oncologica sia direttamente connessa ad uno status di disabilità grave, la legge va a riconoscere alcune agevolazioni sia nello scenario in cui il paziente sia il lavoratore stesso, sia nel caso in cui il lavoratore debba occuparsi di una familiare malato.

Nello specifico, il lavoratore con disabilità grave ha diritto a:

  • 3 giorni di permesso mensile, frazionabili in ore;
  • 2 ore al giorno di permesso, che scendono a 1 se l’orario di lavoro è inferiore a 6 ore.

Invece, il lavoratore che si occupa di dare assistenza al malato con disabilità grave, ha diritto a:

  • 3 giorni di permesso mensile, frazionabili in ore;
  • congedo di 2 anni non retribuito, continuativo o frazionato, per “gravi motivi familiari” (decessi, malattie gravi in famiglia);
  • congedo di 2 anni retribuito qualora si prenda cura del coniuge, di un genitore, di un figlio, di un fratello o una sorella convivente, di un parente o affine entro il terzo grado purché sia convivente.

Assegno ordinario di invalidità per i malati oncologici

Un malato oncologico che si trova nella condizione in cui ha una riduzione della sua capacità lavorativa a meno di 1/3 a causa di infermità fisica o mentale e ha maturato 5 anni di contributi, di cui 3 anni nei 5 precedenti alla presentazione della domanda, ha diritto all’assegno ordinario di invalidità. Hanno la possibilità di usufruire di questa agevolazione:

  • lavoratori dipendenti, autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri)
  • gli iscritti alla gestione separata.

In tal caso la prestazione economica ha decorrenza a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e ha validità triennale. Una volta terminati i tre anni il sussidio economico può essere confermato, previa richiesta del beneficiario, tre volte, dopo le quali viene confermato automaticamente. Si ricorda che l’ammontare  dell’assegno ordinario di invalidità viene calcolato su base retributiva e contributiva e viene ridimensionato in base all’attività lavorativa. Al compimento dell’età pensionabile, viene trasformato d’ufficio in pensione di vecchiaia.

Pensione di inabilità per i malati oncologici

Ai dipendenti pubblici a cui venga riconosciuta una “assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa” e che sono titolari di 5 anni di contributi, di cui 3 nei 5 anni precedenti alla presentazione della domanda è riconosciuta la pensione di inabilità. Tale agevolazione economica è di tipo vitalizia e ha avvio a partire dal giorno successivo alla risoluzione del rapporto di lavoro. Questo significa che viene meno con la morte del pensionato, ed è reversibile in favore dei superstiti aventi diritto. Si chiarisce che coloro che percepiscono la pensione di inabilità non possono svolgere lavoro dipendente o autonomo, pena la revoca del trattamento.

Anche i lavoratori privati e autonomi iscritti all’Inps possono avere la pensione di inabilità.

Si ricorda che la pensione di inabilità ordinaria è erogata per i dipendenti pubblici “inabili assoluti e permanenti a qualsiasi proficuo lavoro”, qualora ci sia anzianità contributiva di 14 anni, 11 mesi e 16 giorni, “ovvero alle mansioni svolte”, con 19 anni, 11 mesi e 16 giorni di anzianità contributiva.

Invalidità civile per i pazienti oncologici: a cosa si ha diritto

Nel caso in cui venga riconosciuta una invalidità tra il 74% e il 100% si ha diritto all’erogazione di prestazioni economiche da parte dell’Inps mentre in presenza di percentuali inferiori è possibile accedere ad altri tipi di prestazione, come protesi, ausili ortopedici ed esenzione del ticket sanitario da parte dell’Asl e dell’Agenzia delle Entrate. Affinché l’invalidità venga riconosciuta è necessario svolgere un iter preciso che ha inizio con il medico curante. Qualora la persona sia un malato oncologico la legge prevede una corsia preferenziale e più veloce, con la visita di accertamento da parte del medico legale effettuata entro 15 giorni dalla domanda.

Chi ha un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge, ha tra i 18 e i 67 anni e una riduzione della capacità lavorativa tra il 74% e il 99%, può richiedere

L’assegno mensile per invalidità civile può essere ottenuto da coloro che:

  • hanno reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge
  • ha tra i 18 e i 67 anni
  • presenta una riduzione della capacità lavorativa tra il 74% e il 99%,

L’importo è erogato per 13 mensilità

La pensione di inabilità è richiedibile da coloro a cui è stata riconosciuta un’inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), e ha un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, può richiedere.

Per quanto concerne l’indennità di accompagnamento questa è a favore degli invalidi civili totali (100%) a cui è stata riconosciuta l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o l’incapacità di compiere azioni quotidiane, indipendentemente dal reddito personale e dall’età. In tal caso la prestazione ha una durata di 12 mensilità.

Altri diritti dei malati oncologici

Tra i diritti dei malati oncologici emerge l’esenzione totale dal ticket per tutte le prestazioni sanitarie necessarie al monitoraggio della malattia, per le visite specialistiche, per gli esami di laboratorio, strumentali o diagonistici, e per l’acquisto dei farmaci. Nel caso in cui venga riconosciuta l’invalidità al 100%, l’esenzione totale si applica a farmaci e visite relative a qualsiasi altra patologia.

A favore dei malati oncologici vigono anche queste altre agevolazioni:

  • detrazioni per figli a carico;
  • detrazioni per le spese mediche;
  • assistenza personale per chi non è autosufficiente;
  • Iva agevolata su ausili tecnici e informatici;
  • agevolazioni per non vedenti;
  • agevolazioni sulle ristrutturazioni per eliminare barriere architettoniche;
  • agevolazioni sull’acquisto dell’auto;
  • calcolo dell’imposta di successione e donazioni con aliquote differenti.

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