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Bonus busta paga 1000 euro

12 Dicembre 2023
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Tempo di lettura 2 minuti

Sulla base delle importanti novità che riguardano i bonus e le agevolazioni che sono stati previsti dal Governo, che rappresentano una misura di sostegno concreta per cittadini, lavoratori, famiglie ed imprese, si annovera il bonus in busta paga di 1000 euro per i lavoratori fragili. Come anticipato i destinatari e beneficiari di questa agevolazione sono coloro che per età e per presenza di patologie preesistenti, sono maggiormente esposti ai rischi di contagio da coronavirus e altri agenti patogeni. Di fatto il concetto di fragilità è da individuarsi in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore / lavoratrice rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in ipotesi di infezione, gravi conseguenze. Lavoratore fragile è dunque colui che presenta una disabilità grave o una condizione di rischio per immunodepressione, terapie oncologiche o salvavita.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire il bonus in busta paga di 1000 euro per i lavoratori fragili.

Le caratteristiche del bonus

Il bonus di mille euro in busta paga per i lavoratori fragili si connota, dal punto di vista tecnico, come un’indennità una tantum – ovvero versata una sola volta per il 2022  – pari a mille euro in favore dei lavoratori dipendenti:

  • che abbiano raggiunto nel 2021 il limite massimo indennizzabile di malattia;
  • che si siano assentati per almeno un mese dal lavoro nel corso dello scorso anno.

I beneficiari di questo sussidio sono:

  • ‘lavoratori fragili’ subordinati del settore privato ed aventi diritto alla tutela della malattia dall’Inps;
  • coloro che nel 2021, non avendo potuto compiere le prestazioni di lavoro in smart working, sono stati assenti dal servizio e senza l’indennità di malattia per esaurimento del periodo massimo indennizzabile (180 giorni per anno solare) per questo motivo nel 2021.

L’indennità non è rivolta, invece, ai:

  • collaboratori familiari (colf e badanti); 
  • lavoratori impiegati dell’industria; 
  • quadri (industria e artigianato); 
  • dirigenti; 
  • portieri; 
  • lavoratori autonomi; 
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata.

Si evidenzia che il bonus ai lavoratori fragili è compatibile con altre indennità o prestazioni di disoccupazione o ad altro titolo percepite dal richiedente.

Per la misura, inserita all’interno della Legge di Bilancio 2022, sono stati stanziati 5 milioni di euro.

Come anticipato, l’importo dell’indennità una tantum sarà di 1.000 euro. La norma specifica inoltre che il bonus in questione “non concorre alla formazione del reddito ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e non è riconosciuto per essa accredito di contribuzione figurativa“.

 

Presentazione della domanda

Ai fini di avere diritto al bonus, il lavoratore deve possedere i seguenti requisiti relativi al 2021:

  • essere stato lavoratore dipendente del settore privato avente diritto alla tutela previdenziale della malattia a carico dell’INPS;
  • aver presentato uno o più certificati di malattia (articolo 26, comma 2, decreto-legge 18/2020, convertito in legge 27/2020), in quanto lavoratore in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, legge 104/1992) o di certificazione di rischio, derivante da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, rilasciata dai competenti organi medico legali;
  • aver superato il periodo massimo indennizzabile di malattia disciplinato dalla specifica normativa prevista per il lavoratore che presenta la domanda;
  • non aver reso la prestazione lavorativa in modalità agile nei periodi per i quali il richiedente il bonus ha presentato certificati di malattia.

Sì chiarisce che in sede di presentazione della domanda, il lavoratore è tenuto a dichiarare quanto indicato sopra con autocertificazione (ai sensi degli artt. 48, 73 e 76 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445).

La domanda deve essere presentata necessariamente online dal sito web dell’Istituto attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare la domanda tramite:

  • Contact center al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164da rete mobile;
  • Enti di patronato, usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

 

 

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