Come diventare amministratore di condominio

Hai mai pensato di diventare amministratore di condominio? Ti sei mai chiesto quali sono i passi da compiere per riuscire ad avere l’opportunità di ricoprire questa carica?
Le ragioni per diventare amministratore di condominio possono includere una remunerazione, la possibilità di fornire un servizio utile alla comunità, l’acquisizione di competenze nel settore immobiliare e la gestione delle questioni condominiali. Tuttavia, è bene ricordare che si tratta di un ruolo che richiede responsabilità, tempo e competenze specifiche.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire la figura di amministratore di condominio e cercheremo di capire come sia possibile andare a ricoprire questo ruolo.
Il ruolo di amministratore di condominio
L’amministratore di condominio è un professionista, con la conseguenza che l’obbligo di diligenza da osservare è quello qualificato di cui al comma 2 dell’art. 1176 c.c., rapportato alla natura dell’attività esercitata.
L’amministratore di condominio è la figura che si occupa due della gestione dello stabile e dell’esecuzione delle delibere assembleari.
Dati questi presupposti risulta chiaro che le sue competenze devono essere ampie dal momento che spaziano dalla mera manutenzione ordinaria alle funzioni di gestione dello stabile, passando per la conservazione dei beni comuni.
Questo significa che le attribuzioni dell’amministratore sono numerose in quanto sono sia di carattere esecutivo (come l’attuazione delle delibere) che amministrativo (ad esempio, gli adempimenti fiscali e tributari).
Come abbiamo visto i compiti in capo all’amministratore di condominio sono numerosi. Il primo di essi è eseguire le deliberazioni dell’assemblea dei proprietari e convocarla annualmente per l’approvazione del rendiconto condominiale, anch’esso da redigere a cura dell’amministratore.
Competenza dell’amministratore è, inoltre, curare l’osservanza del regolamento di condominio. L’amministratore disciplina l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune. Egli riscuote i contributi ed eroga le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni e per l’esercizio dei servizi comuni.
Altri compiti di un amministratore di condominio includono:
- organizzare le riunioni condominiali
- riscuotere le quote dei condomini
- conservare tutta la documentazione fiscale e amministrativa
- redigere, applicare modifiche e far rispettare il regolamento del condominio
- regolare l’utilizzo delle parti comuni del condominio
- pagare le spese per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni
- curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei condomini
Come diventare amministratore di condominio
In Italia per diventare amministratore di condomino non sono richieste né una formazione specifica né una laurea.
L’amministrazione di condominio deve però deve possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado e frequentare un corso di formazione di almeno 72 ore, delle quali almeno un terzo deve essere composto da esercitazioni pratiche.
Nonostante questo emerge, secondo quanto previsto nel Codice civile, che è necessario essere in possesso di alcuni requisiti.
L’art.71 bis disp. att. c.c. prevede, in primo luogo, che il mandato ad amministrare possa essere conferito solo ad un soggetto in possesso di determinati requisiti relativi alle qualità morali e civili della persone.
Nello specifico, sono i seguenti:
- non essere stati sottoposti a misure preventive diventate definitive, salva avvenuta riabilitazione;
- non essere interdetti o inabilitati;
- godere dei diritti civili;
- non essere annotati nei protesti cambiari;
non essere stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio e per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore a due anni minimo e massimo a cinque anni
Retribuzione amministratore di condominio
Lo stipendio mensile di un amministratore è strettamente collegato al numero di condomini del quale si occupa. Secondo gli esempi riportati dall’Associale Nazional europea Amministratori d’immobili, che si basano sulla media nazionale, un amministratore di condominio può guadagnare:
- con 1 condominio di 20 unità immobiliari: 220 € al mese o 2640 € l’anno
- con 10 condomini di 20 unità immobiliari ciascuno: 2200 € al mese o 26400 € l’anno
- con 20 condomini di 20 unità immobiliari ciascuno: 4400 € al mese o 52800 € l’anno
Naturalmente, avere più clienti vuole anche dire avere più lavoro da svolgere; quindi, difficilmente chi amministra un alto numero di condomini svolge allo stesso tempo altre professioni a tempo pieno. È invece piuttosto comune che un professionista di un altro settore svolga anche il ruolo di amministratore del proprio condominio o di un paio di condomini.
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