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Prepensionamento: quali sono le novità 

20 Settembre 2023
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Tempo di lettura 4 minuti

Hai mai sentito parlare di prepensionamento o di pensione anticipata?

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire:

  • che cos’è la pensione anticipata
  • requisiti di accesso alla pensione anticipata
  • come funziona la pensione anticipata
  • quali sono le penalizzazioni legate alla pensione anticipata 

Pensione anticipata: di cosa si tratta

Il prepensionamento o pensione anticipata rappresenta quel particolare tipo di trattamento pensionistico di cui il lavoratore può usufruire il lavoratore anche prima del compimento dell’età anagrafica prevista dalla legge per il pensionamento. Tale condizione è realizzabile solo nel caso in cui questo si trovi in possesso di specifici requisiti contributivi.

Nello specifico la pensione anticipata è il trattamento pensionistico che può essere conseguito a prescindere dall’età anagrafica dai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria. In particolare, fino al 31 dicembre 2026 è necessaria un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini. 
La pensione anticipata è stata introdotta il 1.01.2012 ed è andata a sostituire la cosiddetta pensione di anzianità, la quale era stata introdotta, per la prima volta, con la L. 153/1969 ed è stata oggetto di numerosi interventi normativi volti a perfezionarne i requisiti e ad eliminare le frequenti distorsioni che il primo sistema aveva creato.
Si ricorda che con la Legge Fornero (articolo 24 del Decreto-legge 291/2011), che è stata introdotta a partire dal 1° gennaio 2012 non si ha solo avuto la sostituzione della pensione di anzianità con la pensione anticipata, ma si ha avuto anche l’introduzione di un sistema di disincentivazione che prevedeva una riduzione del rateo in relazione al tempo mancante per il raggiungimento di un limite minimo di età fissato in 62 anni dal decreto stesso. Suddetto meccanismo di disincentivazione è stato poi soppresso in via definitiva con la legge di bilancio per il 2017.

Requisiti di accesso alla pensione anticipata

A partire dal 1° gennaio 2012, ai fini di riuscire ad avere accesso al trattamento pensionistico anticipato sono stati previsti due differenti sistemi. Questi si applicano nei confronti dei lavoratori a seconda del fatto che la loro pensione debba liquidarsi nel sistema contributivo o misto a partire dallo stesso 1.01.2012 (quindi a coloro che sono stati assunti per la prima volta dal 1° gennaio 1996 e a coloro che, pur essendo stati già assunti, avevano maturato a quella data un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni).
Il primo sistema, ovvero quello contributivo, rapper quello che offre ai lavoratori dipendenti la possibilità di accedere al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica del lavoratore (quindi, a qualunque età), purché questi sia in possesso di una particolare anzianità contributiva e, in particolare:

  • dall’1.1.2012, devono risultare accreditati 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne;
  • dall’ 1.1. 2013, devono risultare accreditati 42 anni e 2 mesi per gli uomini e 41 anni e 2 mesi per le donne;
  • dall’ 1.1.2014, devono risultare accreditati 42 anni e 3 mesi per gli uomini e 41 anni e 3 mesi per le donne.

Il secondo sistema, nonché quello misto, prevede l’opportunità di accedere al pensionamento anticipato (per i lavoratori assunti dopo l’1.1.1996) che soddisfano degli specifici requisiti, ovvero:

  • Risoluzione del rapporto di lavoro (ai fini della liquidazione);
  • Età di 63 anni;
  • Almeno 20 anni di contribuzione effettiva;
  • La pensione spettante non deve risultare inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale ed è soggetto a rivalutazione annuale.

Si chiarisce che nonostante sia direttamente previsto dalla legge pensionamento anticipato rappresenta un sistema che viene, in linea generale, disincentivato dal legislatore, attraverso un sistema di riduzione del trattamento percepito. 

Nello specifico decreto Salva Italia prevede delle penalizzazioni:

  • Una riduzione annua dell’1% per ogni anno d anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni;
  • Una riduzione annua del 2% per ogni ulteriore anno anticipo rispetto ai due anni.

Tale riduzione si applica sulla quota di trattamento relativa ai contributi maturati prima dell’1.1.2012.

Pensione anticipata con Quota 103

Esiste un’ulteriore possibilità per avere l’accesso anticipato alla pensione ovvero tramite la Quota 103. Questa modalità è stata prevista, per il solo anno corrente, a favore di coloro che hanno soddisfatto i seguenti requisiti:

  • almeno 62 anni di età;
  • almeno 41 anni di anzianità contributiva.

Si sottolinea che il diritto alla pensione anticipata ottenuto entro il 31 dicembre 2023 potrà essere esercitato anche successivamente a tale data.
Questa modalità di pensione anticipata è più flessibile e si concretizza in un assegno mensile per un valore non superiore a cinque volte il trattamento, per il 2023 pari a 2.818,70 euro. 

Emerge che la prestazione ridotta è prevista sino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.
In tema di accesso a Quota 103 per i dipendenti privati che maturano i requisiti:

  • entro il 31 dicembre 2022, la pensione anticipata decorre dal 1° aprile 2023;
  • a partire dal 1° gennaio 2023, la pensione in parola decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi.

La domanda di pensione

Per accedere alla pensione anticipata è necessario che il lavorare presenti un’apposita domanda.

Nello specifico il lavoratore interessato deve provvedere a trasmettere la domanda di prepensionamento direttamente all’INPS. Per fare questo è necessario che si connetta al portale dell’INPS nella sanzione Pensione e Previdenza – Pensione anticipata. Per fare questo deve essere titolare delle credenziali SPID o alternativamente può usare la carta d’identità elettronica CIE o il sistema CNC.

Esistono altre possibilità per inoltrare domanda. Di fatto è possibile farlo a mezzo:

  • contact center Inps, disponibile al numero 803.164 (gratuito da rete fissa);
  • in alternativa, rivolgendosi a enti di patronato ed intermediari dell’Istituto, grazie ai servizi telematici offerti dagli stessi.

Nel momento in cui il lavoratore ha effettuato domanda di pensione anticipata, secondo le modalità sopra descritte, e gli e stata indicata la data di accesso al pensionamento dovrà provvedere a presentare in modo diretto le proprie dimissioni telematiche all’azienda, nel rispetto del periodo di preavviso disciplinato dal CCNL applicato per i rapporti a tempo indeterminato.

Qualora il lavoratore che desidera andare in pensione anticipatamente si trovi in una condizione in cui non rispetta il preavviso sorge, automaticamente, l’autorizzazione in capo al datore di lavoro di trattenere in busta paga un importo netto pari al preavviso stesso non riconosciuto dal lavoratore. In questi casi si assume a riferimento la retribuzione che sarebbe spettata al dipendente per i periodi interessati dal preavviso.

 

 

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