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Reddito di cittadinanza per chi vive da solo

8 Dicembre 2022
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Tempo di lettura 4 minuti

Hai mai sentito parlare di Reddito di Cittadinanza? Sai di cosa si tratta?

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato sulla base del rispetto di specifici requisiti.

Una domanda che ci si suole porre, in relazione allo stesso, è se può essere percepito anche da chi vive da solo.

In sostanza, chi vive da solo può avere il reddito di cittadinanza 2023 solo ne caso in cui rispetti tutti i requisiti per percepire la misura. In tal caso il Reddito di Cittadinanza potrà essere percepito per 8 o 12 mesi a seconda della propria condizione.

Si ricorda che il Reddito di Cittadinanza per l’anno a venire subirà numerose variazioni e dal 1° gennaio 2024 sarà abrogato e sostituito da una nuova misura di contrasto alla povertà.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire:

  • Che cos’è il Reddito di Cittadinanza
  • Come richiedere il Reddito di Cittadinanza se si vive da soli

Di cosa si tratta

Introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà, il Reddito di Cittadinanza è una misura di sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Quando si parla di Reddito di Cittadinanza normalmente si pensa al contesto familiare in quanto è un’agevolazione che viene erogata nel momento in cui tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.

Il Reddito di Cittadinanza è, quindi, emesso a favore dei nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, sono in possesso di determinati requisiti economici, di cittadinanza e di residenza.

Nello specifico sono identificati come possibili titolari del reddito di cittadinanza, anche se vivono da soli, nel caso in cui soddisfino i seguenti requisiti:

  • Sono cittadini occupabili, cioè sono coloro che possono svolgere un’attività lavorativa, in tal caso, per loro, sarà possibile percepire il reddito di cittadinanza per un massimo di otto mesi, al termine dei quali non sarà possibile richiedere il rinnovo;
  • Sono gli stessi cittadini occupabili che saranno anche costretti a partecipare ad iniziative di carattere formativo che verranno istituite dallo stesso Governo (chi non parteciperà a tali iniziative senza un valido motivo perderà automaticamente il diritto a percepire la prestazione);
  • Sono cittadini inoccupabili, dunque non può svolgere un’attività lavorativa, oppure sono cittadini che hanno figli a carico fino a 18 anni, disabili o non autosufficienti a carico, oppure ha più di 60 anni, invece, potrà continuare a percepire il sostegno per 12 mesi, fino alla fine del prossimo anno.

Reddito di Cittadinanza se si vive da soli

Andando a guardare la prospettiva 2023  emerge che chi vive da solo può avere il reddito di cittadinanza 2023 solamente nel caso in cui rispetti i requisiti previsti dalla misura, dunque:

  • reddito ISEE entro 9.360 euro
  • cittadinanza italiana, europea o extraeuropea con permesso di soggiorno
  • patrimonio immobiliare di 30 mila euro, esclusa la casa di abitazione
  • patrimonio mobiliare di 6 mila euro
  • patrimonio finanziario entro i 6 mila euro, incrementato fino a 9.360 euro se in affitto

Si ricorda che a questi requisiti devono essere aggiunti anche quelli previsti dalla nuova Legge di Bilancio per l’anno a venire.

Questo significa che chi vive da solo può avere il reddito di cittadinanza 2023:

  • per 8 mesi senza possibilità di rinnovo se occupabile, a patto che frequenti i percorsi formativi offerti dal Governo, per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro;
  • per 12 mesi se il cittadino in questione è disabile o ha un’età anagrafica superiore a 60 anni.

Emerge che l’importo 2023 del reddito di cittadinanza di chi vive da solo varierà a seconda che questo sia in affitto o stia pagando le rate del mutuo.

Dal punto di vista dell’ammontare emerge che l’importo base che viene corrisposto al cittadino è pari a 500 euro, a cui dovranno essere sommati:

  • 150 euro, se questo versa mensilmente la rata del mutuo
  • 280 euro, se invece deve pagare mensilmente il canone di locazione

Questo significa che chi vive da solo può avere il reddito di cittadinanza 2023 con un importo che oscilla tra i 650 e i 780 euro al mese.

Il reddito di cittadinanza viene caricato su base mensile contestualmente a due date di accredito: quella del 15 e quella del 27.

Alla data del 15 vengono accreditate le prime misure in assoluto (richieste per la prima volta, oltre che i rinnovi del reddito e le prestazioni arretrate) mentre alla data del 27 vengono corrisposte le cosiddette ricariche ordinarie (comprese tra il secondo pagamento e il diciottesimo).

A partire dal 2023 non si avranno più 18 ricariche, ma 8 o 12 a seconda della composizione dello stesso nucleo familiare.

Chi vive da solo può avere il reddito di cittadinanza 2023, ma se non ha figli a carico non potrà avere l’assegno unico e universale integrato al reddito di cittadinanza.

Inoltre, per il 2023 a parte un potenziamento del bonus sociale 2023 per gli sconti in bolletta, il Governo Meloni non ha previsto bonus per chi ha il reddito di cittadinanza. Questo significa che l’ultima integrazione di sostegno sarà quella che Inps sta erogando in questi giorni, del bonus 150 euro.

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