Chi sono i lavoratori precoci?
Vengono considerati lavoratori precoci tutti coloro i quali possiedono almeno un anno di contribuzione precedentemente il 19° anno di età.
Questa categoria di lavoratori, spesso si ritrova a raggiungere il requisito contributivo per l’accesso alle prestazioni pensionistiche intorno ai 60 anni, raggiungendo i 40 anni di contribuzione, ma dall’introduzione della riforma Fornero anche questa categoria di lavoratori si è vista inasprire il requisito contributivo d’accesso che da 40 anni, della vecchia pensione di anzianità, si è innalzato a 42 e 10 mesi per gli uomini, e 41 e 10 mesi per le donne, della nuova pensione anticipata.
Negli anni successivi all’introduzione della riforma Fornero, i sindacati si sono battuti per ottenere una qualche forma di agevolazione per i lavoratori precoci, e dal 1° maggio 2017, grazie all‘art. 1 co. 199 della legge di bilancio 2017, è stato finalmente riconosciuto un principio di tutela che permette a questa categoria di lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contribuzione.
Pensione anticipata e quota 41 lavoratori precoci
Purtroppo per i lavoratori precoci non basta essere in possesso del solo requisito contributivo di 41 anni, ma tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato, nonché i lavoratori e le lavoratrici iscritte presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi, per avere diritto all’agevolazione devono trovarsi in almeno 1 delle 5 condizioni dei seguenti profili di tutela:
- caregiver, lavoratori dipendenti o autonomi che assistono da almeno 6 mesi assistono un coniuge o un parente di primo grado con handicap;
- lavoratori che svolgono attività usuranti, e averle svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10 precedenti la richiesta di pensione;
- lavoratori in stato di disoccupazione che hanno terminato da almeno 3 mesi di percepire l’indennità di disoccupazione Naspi o qualunque altra indennità di disoccupazione;
- abbiano una riduzione della capacità lavorativa, accertata da una commissione medica competente per l’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- rientrino in una delle categorie riconosciute come gravose;
Lavoratori precoci la domanda
Entro il 1° marzo di ogni anno va inoltrata la domanda per i lavoratori precoci se si vuole accedere al beneficio per ottenere la pensione anticipata con la quota 41, se la domanda viene presentata oltre tale data, entro e non oltre il 30 novembre, viene comunque presa in considerazione ma solo se vi sono risorse finanziarie a disposizione per l’erogazione.
Le modalità di invio della domanda per i lavoratori precoci sono le seguenti:
- Autonomamente presso il portale Inps, se in possesso di Spid;
- Mediante un istituto Caf/patronato al quale si delegherà l’inoltro.
Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva con i requisiti contributivi proiettati negli anni.
Anni | Requisito contributivo | Norma di riferimento | Finestra mobile |
---|---|---|---|
Dal 2019 al 2026 | 41 anni | Dl 4/2019 | Si |
2027-2028 | 41 anni e 2 mesi | Dl 4/2019 | Si |
2029-2030 | 41 anni e 4 mesi | Dl 4/2019 | Si |
2031-2032 | 41 anni e 6 mesi | Dl 4/2019 | Si |
2033-2034 | 41 anni e 8 mesi | Dl 4/2019 | Si |
2035-2036 | 41 anni e 10 mesi | Dl 4/2019 | Si |
2037-2038 | 41 anni e 11 mesi | Dl 4/2019 | Si |
2039-2040 | 42 anni e 1 mese | Dl 4/2019 | Si |