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Ammortizzatori sociali 

12 Agosto 2024
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Tempo di lettura 3 minuti

Hai diretto agli ammortizzatori sociali? 

Sai di cosa si tratta?

Quando si parla di ammortizzatori sociali si fa riferimento a quell’insieme di misure definite dal Governo che hanno l’obiettivo principale di riuscire ad offrire sostegno economico ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. 

Questo significa che dal punto di vista pratico si connotano come mezzi a cui devono ricorrere le aziende nel momento in cui si trovano in crisi e devono provvedere a riorganizzazione la loro struttura e dunque a ridimensionare il costo del lavoro.

All’interno di questo articolo andremo a comprendere al meglio che cosa sono gli ammortizzatori sociali e come funzionano.

Ammortizzatori sociali, cosa sono

Come sopra anticipato quando si parla di ammortizzatori sociali si fa riferimento a quell’insieme di misure che sono state pensate a sostegno economico dei lavoratori licenziati o che hanno dovuto sospendere la propria attività lavorativa involontariamente.

Tra i principali aiuti concessi sotto forma di ammortizzatori sociali vi sono, per esempio, la Cassa integrazione (straordinaria, ordinaria o in deroga) e le indennità di disoccupazione come NASpI e Dis Coll.

Queste forme di sostegno variano a seconda che il sostegno coinvolga le aziende o vada a interessare direttamente i disoccupati, e possono essere:

  • attivate da aziende che si trovano in crisi e devono provvedere alla riorganizzazione della propria struttura e, di conseguenza, a ridimensionare il costo del lavoro;
  • costituite da contributi economici o sgravi contributivi concessi ai datori di lavoro per la stipula di determinate tipologie contrattuali, per l’assunzione di specifiche categorie di lavoratori (giovani, donne, disoccupati, soggetti svantaggiati) che si trovano in una condizione di debolezza nel mercato del lavoro o a rischio esclusione sociale;
  • richieste direttamente dai lavoratori in caso di disoccupazione involontaria e per la ricollocazione.

Le novità del 2024

Guardando al tema degli ammortizzatori sociali in riferimento al 2024 risulta importante sottolineare che la Legge di Bilancio 2024 ha decretato una serie di novità.

Tra le principali emergono:

  • È diventata strutturale dal 1° gennaio 2024 l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO). Si tratta di un contributo rivolto esclusivamente ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata che nell’anno precedente alla fruizione del beneficio hanno subito una contrazione dei guadagni;
  • Sono state previste risorse per un importo pari a 70 milioni di euro per il Fondo sociale per occupazione e formazione, per la prosecuzione dei trattamenti di sostegno al reddito (integrazione salariale straordinaria e mobilità in deroga) in favore dei lavoratori dipendenti presso imprese operanti in aree di crisi industriale complessa;
  • È stato riconosciuto un ulteriore periodo di trattamento di integrazione salariale straordinaria (CIGS) alle impresedi interesse strategico nazionale, con un numero di dipendenti non inferiore a 1.000, che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale non ancora completati a causa della loro complessità;
  • È stato sospeso il trattamento di integrazione salariale per processi di riorganizzazione e situazioni di particolare difficoltà economica;
  • Sono cambiate le regole per il congedo parentale nel 2024, con la Manovra che aumenta a 2 mesi per l’indennità all’80% (prima era di un solo mese) spettante ai genitori lavoratori dipendenti.

Ammortizzatori sociali 2024

A delineare quali sono gli ammortizzatori sociali per il 2024 e stato l’INPS che per mezzo della circolare numero 25 del 29 gennaio 2024 ha indicato quali sono gli importi massimi per gli ammortizzatori sociali che sono entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.

Nello specifico questi riguardano una serie di misure tra cui i trattamenti di integrazione salariale, l’assegno di integrazione salariale del FIS, l’assegno di integrazione salariale e dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito, l’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito Cooperativo, l’assegno di integrazione salariale del Fondo di solidarietà riscossione tributi erariali, le indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL, ALAS, dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), l’indennità di disoccupazione agricola, la misura dell’importo mensile dell’assegno per le attività socialmente utili.

La loro caratteristica è il fatto che costituiscono soprattutto delle tipologie di contributi economici o sgravi contributivi che sono erogati a favore dei datori di lavoro per la stipula di determinate tipologie contrattuali, per l’assunzione di specifiche categorie di lavoratori (giovani, donne, disoccupati, soggetti svantaggiati) che si trovano in una condizione di debolezza nel mercato del lavoro o a rischio esclusione sociale.

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