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Bonus nido 2024

29 Marzo 2024
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Tempo di lettura 4 minuti

Il tema della genitorialita si pone come uno degli argomenti di maggiore rilevanza per il Governo Meloni che ha scelto di impegnarsi nella definizione di una serie di incentivi atti a supportare le nascite e ad aiutare le famiglie a sostenere i propri figli nella crescita.

Nello specifico il bonus asilo nido si connota come un importante contributo per il pagamento delle rette di asili nido, pubblici e privati autorizzati, e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini, con meno di tre anni, affetti da gravi patologie croniche.

Bonus asilo nido, di cosa si tratta

Il bonus asilo nido è il contributo introdotto nel 2017, che risulta essere destinato ai genitori di figli da 0 a 36 mesi, finalizzato a coprire la retta per la frequenza dell’asilo nido, sia negli istituti pubblici sia in quelli privati autorizzati, oppure il servizio di assistenza domiciliare, qualora il minore non possa frequentare il nido per gravi patologie.

Si ricorda che il bonus asilo nido, che vale anche in caso di adozione, spetta fino al compimento del terzo anno di età del minore e può essere richiesto:

  • per la frequenza al nido tra gennaio e dicembre 2024
  • per finanziare l’assistenza presso l’abitazione, previa presentazione di un attestato che certifichi la sussistenza di una grave situazione patologica per l’intero anno.

A titolo generale emerge che il Bonus nido  spetta a:

  1. cittadini italiani e comunitari residenti in Italia o in uno dei Paesi europei
  2. cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente (per :  lavoro subordinato (artt. 5, 5-bis, 21 e 22 del D.lgs n. 286/1998, e successive modificazioni; artt. 9, 13 e 14 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni) di durata almeno semestrale; lavoro stagionale (art. 24 del D.lgs n. 286/1998 e successive modificazioni) di durata almeno semestrale; assistenza minori (art. 31, comma 3, del D.lgs n. 286/1998, rilasciato ai familiari per gravi motivi );   protezione speciale; casi speciali (artt. 18 e 18 bis del D.lgs n. 286/1998,).

Inoltre, la domanda può essere presentata anche dal genitore di un minore nato o adottato o in affido temporaneo e, tenuto conto della direttiva 2011/98/UE, in possesso dei seguenti requisiti:

  • stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani (art. 27 del D.lgs 19 novembre 2007, n. 251, e art. 2 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale);
  • titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati” (art. 14 della direttiva 2009/50/CE, attuata con il D.lgs 28 giugno 2012, n. 108);
  • lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi  prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
  • lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni

Presentazione delle domande

Per quanto concerne la presentazione della domanda per avere accesso al bonus asilo nido si evidenzia che l’Inps ha chiarito che fino al 31 dicembre 2024 le famiglie hanno la possibilità di presentare le domande per il 2024 di bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Nello specifico il bonus asilo nido si struttura su due contributi, rispettivamente, per il pagamento delle rette di asili nido, pubblici e privati autorizzati e per quello di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini, con meno di tre anni, affetti da gravi patologie croniche. 

Inoltre recentemente l’istituto ha chiarito per mezzo del messaggio n.1024 dell’11 marzio 2024 quali sono le principali indicazioni operative per l’individuazione dei destinatari del contributo e presentare le domande.

Dal punto di vista del soggetto che deve presentare la domanda si rileva che la domanda di contributo per il pagamento delle rette degli asili nido deve essere attuata direttamente dal genitore, o dal soggetto affidatario del minore, che ne sostiene l’onere esclusivamente per via telematica, attraverso il servizio online o i patronati. In particolare, devono essere indicate le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2024, fino a un massimo di 11 mensilità, per le quali si intende ottenere il beneficio.

In merito al momento dell’erogazione del contributo si ravvisa che questa avviene in seguito alla presentazione dei documenti, che attestano l’avvenuto pagamento delle rette. Dal punto di vista pratico questo significa che le ricevute dei pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda possono essere allegate fino al 31 luglio 2025.

La domanda di contributo per il supporto domiciliare deve quindi:

  • essere presentata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore, convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione
  • contenere la documentazione di spesa, allegata tramite il servizio “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” o usando il servizio “Bonus nido” presente su INPS Mobile, entro il 31 luglio 2025
  • essere accompagnata da un’attestazione del pediatra che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, a causa di una grave patologia cronica.

 

L’ammontare del contributo bonus asilo nido

In merito all’importo del bonus asilo nido si rileva che l’ammontare massimo dell’agevolazione è fissato a 3mila euro.

In particolare si rileva che il bonus viene diversificato in base all’Isee del richiedente e in particolare fino a:

  • 3mila euro (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro) con Isee minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro
  • 500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con Isee minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro
  • 500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) nelle seguenti ipotesi: Isee minorenni oltre la predetta soglia di 40mila euro, assenza di Isee minorenni, Isee con omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, Isee discordante o minorenni non calcolabile.

Inoltre si ravvisa che per i nati nel 2024 è anche prevista una importante maggiorazione nel caso di nuclei familiari con Isee minorenni regolare fino a 40mila euro e la presenza di uno o più figli di età inferiore a 10 anni. 

In questo caso per entrambi i contributi l’importo massimo può arrivare fino a:

  • 600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) con Isee minorenni in corso di validità fino a 40mila euro;
  • 500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con Isee minorenni superiore a 40mila euro.

Si nota anche che il contributo spetta nella misura massima di 1.500 euro nelle ipotesi di assenza di Isee minorenni, con Isee che presenta e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali auto dichiarati, oppure Isee discordante.

Sulla base di questi presupposti è chiaro che il valore del contributo viene diversificato in base all’Isee presentato dal richiedente, con una maggiorazione, a determinate condizioni, per i nuovi nati del 2024, fino a un massimo di 3.600 euro.

 

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