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Concorso straordinario scuola, salgono a 40mila i posti disponibili

4 Ottobre 2023
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Tempo di lettura 4 minuti

Per il mondo della scuola è in arrivo un nuovo concorso o, meglio, un concorso di tipo straordinario che avrà come obiettivo quello di coprire ben oltre 40 mila posti.

Nello specifico, nelle prossime settimane sarà pubblicato il bando ufficiale che andrà ad indicare la procedura di reclutamento di oltre 40mila insegnanti.

Si evidenzia che in Gazzetta Ufficiale è già stato il decreto di autorizzazione per 30.216 posti, che però dovrà essere incrementato a 40.561, come annunciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara dichiarando: “Siamo pronti a partire entro fine mese, attendiamo solo il via libera della Commissione europea sul bando. I posti di questa tornata saranno 40 mila: abbiamo recuperato i 10 mila non coperti l’estate. E in sede di verifica finale per il superamento del periodo di prova ci sarà una novità: la lezione simulata per valutare la capacità didattica”.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire le caratteristiche di questo importante concorso per il mondo scolastico.

Il quadro generale

Come sopra anticipato a brevissimo si avranno ulteriori dettagli in merito al bando di concorso per l’immissione in ruolo dei docenti precari. Questo si connota come un concorso straordinario ter molto atteso che sarà destinato in modo specifico agli insegnanti con tre anni di servizio e ai docenti abilitati o in possesso di 24 CFU.

Per quanto riguarda le prove d’esame è stato dichiarato che queste si svolgeranno in autunno, mentre per quanto riguarda l’immissione in ruolo dei vincitori questa avverrà il prossimo anno scolastico ovvero l’annualità 2024-2025.

Il concorso avrà, quindi, l’obiettivo di offrire 40 mila posti di lavoro, 10 mila di più rispetto a quanto inizialmente dichiarato. Secondo il Ministro Valditara la copertura dei restanti posti vacanti – su un totale di circa 81mila – sarebbe dovuta arrivare attraverso le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023-2024, ma al momento risultano assegnate soltanto 40.619 cattedre delle 50.807 preventivate. 

Dati questi presupposti questo concorso assume un ruolo di particolare importanza anche alla luce del fatto quest’anno è stata raggiunta una copertura di circa l’80% dei posti autorizzati, a fronte del 47% dello scorso anno.

Il bando ha anche come obiettivo quello di contribuire, in maniera ancor più significativa, al raggiungimento dell’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 fissato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Il concorso docenti straordinario ter 2023

Annunciato lo scorso 6 aprile dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), il Concorso docenti straordinario ter 2023, costituisce la prima procedura concorsuale nell’ambito della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti voluta dall’ex Ministro Bianchi.

Il bando del Concorso Straordinario ter 2023 sarà, almeno verosimilmente, pubblicato entro il mese di settembre mentre le relative prove d’esame dovrebbero essere svolte in autunno. Per quanto riguarda, invece, l’immissione in ruolo dei vincitori bisognerà aspettare l’anno scolastico 2024-2025.

A tal fine, il Ministro Valditara – durante un’intervista – ha dichiarato: “La macchina dei concorsi è avviata in quanto abbiamo ottenuto l’autorizzazione a bandirli. E stiamo condividendo i regolamenti di concorso con Bruxelles. Contiamo di avviare le procedure di concorso in autunno”.

Requisiti di partecipazione

Per quanto concerne i requisiti di partecipazione, alla luce dei successivi chiarimenti, emerge che per partecipare al Concorso straordinario ter 2023 gli aspiranti docenti dovranno soddisfare i seguenti requisiti, ovvero:

  • 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
  • oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Inoltre, ai candidati sarà richiesto anche il possesso di uno dei seguenti titoli:

  • laurea di accesso alla classe di concorso;
  • oppure diploma per ITP;

oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.

Le prove d’esame

Il Concorso straordinario ter 2023 sarà caratterizzato dal fatto che prevederà due prove, nello specifico, una prova scritta e una prova orale.

Per quanto concerne la prova scritta è possibile affermare che si connota come una delle prove concorsuali fondamentali.  Questa avrà una durata complessiva di 100 minuti e sarà composta da 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, lingua inglese B2 e competenze digitali. Nel dettaglio, per i posti comuni sono previsti 40 quesiti di cui:

  • 10 quesiti di ambito pedagogico;
  • 10 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
  • 20 quesiti di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione.

Di controverso, per i posti di sostegno saranno previsti 40 quesiti finalizzati a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati relativamente ai contenuti e alle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Questi avranno ad oggetto le metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità.

Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno saranno presenti:

  • 5 quesiti in ambito linguistico (Inglese B2);
  • 5 quesiti in ambito digitale.

Ciascuno dei quesiti – che verranno somministrati ai candidati in ordine assolutamente casuale – è seguito da quattro possibili risposte, di cui una sola corretta.

Invece, per quanto riguarda la prova orale questa sarà differente a seconda del fatto che si partecipi per i posti comuni o per quelli di sostegno.

Nello specifico, per i posti comuni la prova orale sarà finalizzata a verificare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesta. Questa dovrà accertare anche le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. In questo frangente verrà svolto un apposito test didattico specifico (lezione simulata).

Invece, per quanto concerne i posti di sostegno, la prova orale valuterà la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità ovvero nella attività finalizzate alla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità. Anche in questo caso, durante la prova orale verrà svolto un apposito test didattico specifico (una lezione simulata).

I candidati che supereranno le prove sottoscriveranno un contratto di supplenza annuale durante il quale dovranno poi integrare i CFU mancanti prima di conseguire l’abilitazione ed essere assunti a tempo indeterminato.

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