Visite fiscali e controllo INPS

Sei un lavoratore dipendente e hai richiesto un periodo di malattia?
In questa situazione è possibile che riceverai a casa la visita fiscale e il controllo INPS.
Dati questi presupposti, emerge chiaramente che l’accertamento mediante visita fiscale INPS si verifica nel momento in cui un lavoratore di tipo dipendente si trova in una condizione di congedo per malattia ed è, quindi, assente dal lavoro.
Comprendere come funzionano le visite fiscali INPS non è semplice in quanto è importante sapere come funzionano e quali sono le fasce di reperibilità.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire: come funzionano le viste fiscali INPS, chi è il soggetto responsabile dell’invio della visita fiscale e come bisogna comportarsi.
Visita fiscale INPS: di cosa si tratta
La prima cosa importante da comprendere è che cosa sia concretamente la visita fiscale INPS. Questa costituisce un controllo specializzato finalizzato a verificare quale sia lo stato di malattia di un lavoratore che si trova in una situazione in cui ha chiesto di assentarsi dal proprio lavoro. Considerando che quando una persona si trova in uno stato di malattia dovrebbe stare a casa, risulta logico queste visite si svolgono presso il domicilio del dipendente, nel rispetto di fasce orarie stabilite durante la giornata. La visita fiscale viene effettuata con l’obiettivo di andare ad assicurare ai lavoratori il mantenimento del diritto all’indennità di malattia, che costituisce un vero e proprio compenso previsto in caso di evento morboso che comporti l’assenza dal lavoro. La visita avviene in un modo molto semplice in quanto non è nient’altro che un controllo di tipo domiciliare che viene attuato da parte di un medico fiscale dell’INPS che ha il compito di verificare con mano l’effettiva condizione di malattia del lavoratore, sia esso dipendente pubblico o privato.
Si ricorda che è il medico di base il soggetto che è responsabile della trasmissione del certificato medico all’INPS. Questo documento deve contenere dati specifici ovvero la prognosi e la conseguente presunta durata della malattia.
È nel corso di questo periodo, definito dal medico di base, che il lavoratore malato, potrebbe essere oggetto di visita fiscale INPS. Il medico fiscale potrebbe, quindi, presentarsi, secondo le fasce di reperibilità, presso il domicilio del lavoratore per un controllo.
Chi è oggetto di visita fiscale INPS
A tal fine si ricorda che le visite fiscali INPS riguardano esclusivamente i dipendenti pubblici e privati, in quanto questi, quando contraggono una malattia, sono tenuti a contattare il proprio medico di base al fine di ottenere un certificato medico che attesti la presenza effettiva della malattia e l’incapacità di svolgere le proprie mansioni lavorative. Si evidenzia però che è anche possibile che i lavoratori autonomi siano soggetti a controlli e accertamenti da parte degli enti previdenziali e delle autorità competenti per verificare la regolarità delle loro assenze dal lavoro, solo se percepiscono indennità.
Si evidenzia che tra i dipendenti pubblici sono inclusi dipendenti statali, insegnanti, lavoratori della Pubblica Amministrazione, degli Enti locali, vigili del fuoco, Polizia di Stato, dipendenti pubblici ASL, militari e forze dell’ordine.
Inoltre, l’INPS con il messaggio numero 2109 del 3 giugno ha incluso anche le Forze armate, Corpi armati dello Stato e Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Anche questi soggetti sono tenuti a rispettare le visite fiscali e le fasce di reperibilità.
Chi manda le visite fiscali
La visita fiscale viene direttamente richiesta da parte del datore di lavoro, sia esso pubblico che privato, con l’obiettivo di verificare, con mano, l’effettivo stato di salute del lavoratore in caso di assenza per motivi di malattia. Si evidenzia che la prassi prevede che la richiesta possa essere effettuata tramite il portale INPS in modo telematico.
Dati questi presupposti emerge che le spese connesse alla realizzazione della visita fiscale sono tutte a carico del datore di lavoro, se e solo se è stata presentata l’apposita istanza tramite il portale INPS. Si sottolinea che il datore di lavoro ha anche la possibilità di scegliere di agire autonomamente ovvero può scegliere di assumere a proprie spese medici privati per effettuare controlli presso il domicilio del dipendente al fine di verificare se questi svolga altre attività lavorative che potrebbero compromettere o ritardare il processo di guarigione.
Si chiarisce che se il lavoratore non è presente al momento dell’attuazione della visita e la sua assenza non è giustificata, potrebbe essere applicata una sanzione.
Svolgimento della visita fiscale INPS
Per comprendere al meglio in cosa consiste la visita fiscale INPS, andremo ad approfondire come si svolge.
Prima di tutto i datori di lavoro devono scaricare il certificato medico di malattia del dipendente, presente sul sito dell’INPS, e poi possono richiedere le visite fiscali attraverso il servizio online disponibile sul sito dell’INPS selezionando l’azienda interessata e fornendo i dati personali relativi al dipendente per il quale si desidera richiedere la visita fiscale. Durante la richiesta, è possibile indicare i giorni e gli orari preferiti per l’effettuazione della visita fiscale al fine di verificare lo stato di malattia del dipendente. Come visto sopra, la visita fiscale è a carico del datore di lavoro che, per effettuare il pagamento, deve inserire il codice destinatario o, in alternativa, la PEC dell’azienda per addebitare i costi della visita.
Dal punto di vista pratico, esistono delle fasce di reperibilità ovvero degli intervalli orari entro cui potrebbero avvenire una o più visite di controllo da parte di un medico fiscale. A tal fine, il Polo Unico manda la visita fiscale all’ indirizzo indicato nel certificato medico, rispettando degli orari. Si chiarisce che un lavoratore può ricevere anche le visite fiscali più volte in uno stesso giorno, ma sempre nel rispetto degli orari reperibilità malattia.
Le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti privati (valgono anche per i professionisti autonomi che ricevono indennità) sono le seguenti:
- mattina: dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
- pomeriggio: dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
Le fasce orarie di orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici sono le seguenti:
- mattina: dalle 9.00 alle 13.00;
- pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00.
I dipendenti pubblici e privati hanno l’obbligo di trovarsi presso l’indirizzo di domicilio indicato nel certificato medico di malattia nelle fasce orarie appena indicate. Questo vale anche nei fine settimana e festivi.
Esistono delle giustificazioni per assenza alle visite fiscali, ovvero:
- nel caso in cui il dipendente deve già effettuare visite o prestazioni specialistiche. In questo caso, deve dimostrare che non può rispettare le fasce di reperibilità mediante documentazione della struttura in cui effettua la visita, recante l’orario preciso di svolgimento e la firma del medico;
- impedimenti molto gravi che possono portare a gravi conseguenze economiche o di salute per sé o per i membri della famiglia;
- in caso di ricovero ospedaliero;
- se al momento della visita il lavoratore era assente dal proprio domicilio perché si era recato in altri locali dell’abitazione quali cantina, garage ecc.…ma vi ritorna prima che il medico si sia allontanato;
- cause di forza maggiore per tutelare interessi primari.
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