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Decreto Legge Energia

25 Ottobre 2023
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Tempo di lettura 4 minuti

A partire dal 30 settembre è in vigore il Decreto Legge n. 131 del 29 settembre 2023 che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 29 settembre 2023.

Tale normativa ha l’obiettivo di introdurre una serie di misure urgenti in materia di energia, che si connotano come interventi finalizzati a sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio. 

Dati questi presupposti risulta chiaro che anche per il 4° trimestre 2023, fino al 31 dicembre 2023 il Governo ha deciso di:

  • prorogare la riduzione delle bollette dell’energia elettrica e del gas al fine di supportare i nuclei familiari economicamente più disagiati
  • attuate l’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale e la riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali e per le forniture di servizi di teleriscaldamento e per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano.

Cosa prevede il Decreto Legge Energia

Il Decreto Legge Energia si struttura come una serie di misure di tipo urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio, nonché proroga di termini normativi e di versamenti fiscali.

Questo include delle importanti misure, tra cui si annoverano il nuovo bonus benzina di 80 euro e la proroga dei bonus bollette fino al 31 dicembre 2023.

Prima di tutto questa normativa avere la scopo di includere anche alcune proroghe fiscali, come quella per sostenere i mutui per l’acquisto della prima casa o lo stanziamento per garantire il tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico.

Si chiarisce che, contrariamente a quanto previsto, queste misure sono state poi spostate nel Decreto proroghe 2023 approvato nel Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 per “attinenza” circa l’oggetto della norma.

La proroga del bonus bollette

Per mezzo del Decreto energia è stato deciso di provvedere a prorogare fino al 31 dicembre 2023 il bonus bollette che prima era previsto fino al 30 settembre.

Questo bonus si connota come un’agevolazione a favore delle famiglie e delle imprese che devono fronteggiare costi elevati dell’energia. Nello specifico, il sussidio comprende:

  • l’aumento del bonus sociale per le famiglie in difficoltà;
  • l’IVA ridotta al 5% per il gas e il teleriscaldamento;
  • l’azzeramento dei costi generali per le utenze a bassa tensione.

Si evidenzia che queste stesse misure erano state previste ed adottate fino al 30 settembre 2023 con la finalità di contrastare gli aumenti dei prezzi dell’energia. Di controverso il nuovo provvedimento ha stabilito la proroga fino al 31 dicembre di quest’anno. 

La motivazione alla base di questa scelta è rappresentata dalla riduzione della spesa pari al 30% sull’energia elettrica e del 15% sul gas, rispetto alla tariffa attualmente praticata. Inoltre è stata anche confermata l’IVA al 10% sull’acquisto di pellet, che era già attiva per tutto il 2023 (bonus pellet).

Bonus benzina

Un ulteriore aiuto che è stato previsto dal Decreto è il bonus benzina che va a valere a favore dei già beneficiari della social card per i beni di prima necessità, ossia la cosiddetta “Carta risparmio spesa” introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.

Nello specifico questo aiuto si struttura come un aiuto che dovrebbe essere pari a circa 80 euro a famiglia che va a ricaricare la carta risparmio spesa.

Si chiarisce che il valore effettivo del bonus è, però, ancora da fissare in relazione alla risorse che sono pari a 100 milioni di euro, a fronte dei 1,3 milioni di beneficiari della card. 

È stato chiarito che entro un limite di 30 giorni dal momento dell’entrata in vigore del Decreto energia 2023 dovranno essere stabiliti dai Ministeri competenti:

  • l’ammontare del beneficio aggiuntivo per singolo nucleo familiare;
  • le modalità di funzionamento;
  • le modalità e le condizioni di accreditamento delle imprese autorizzate alla vendita di carburanti che aderiscono a piani di contenimento dei costi del prezzo alla pompa.

Si nota anche che questa agevolazione in arrivo presumibilmente per ottobre 2023, non deve essere confusa con il bonus benzina 200 euro, che è invece, un fringe benefit destinato a determinati lavoratori.

 

Aumento del fondo per le borse di studio

Un ulteriore aspetto che è stato valutato all’interno del Decreto riguarda il fondo per le borse di studio che è stato accresciuto di ben 7.429.666,47 euro per il 2022 2023.

Questo ammontare di denaro è specificatamente destinato alla corresponsione delle borse di studio per l’accesso alla formazione superiore ed è pensato a favore degli idonei non beneficiari nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio relative all’anno accademico 2022 2023. In tal caso saranno le Regioni (o gli Enti preposti) a ripartire i fondi

Sanatoria per mancati scontrinino fatture

Il testo del Decreto prevede anche una sanatoria, che si struttura come un condono a favore di chi non ha rispettato gli obblighi relativi agli scontrini e alle fatture. Tale iniziativa offre l’opportunità di poter avere un considerevole sconto sulle multe per coloro che hanno commesso violazioni a partire dal 1° gennaio 2022 fino al 30 giugno 2023, come ad esempio, non emettere scontrini o avere fatture con importi ridotti.

Nonostante questi presupposti si chiarisce che suddetta agevolazione è, a sua volta, subordinata ad un processo di accertamento delle violazioni entro il 30 settembre e al pagamento entro il 15 dicembre 2023, consentendo di versare solo un diciottesimo dell’importo minimo stabilito per la specifica irregolarità.

Risulta rilevante andare a notare che il Decreto energia 2023 non ha lo scopo di proteggere da eventuali conseguenze penali per coloro che usufruiscono di questa agevolazione, ad esempio, nel caso in cui si configurasse il reato di riciclaggio.

Risorse per il bonus trasporti

Si nota che il Decreto energia 2023 ha anche previsto di apportare un importante incremento pari a 12 milioni di euro per il fondo destinato all’erogazione di un buono da impiegare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale o di trasporto ferroviario nazionale.

Nello specifico questo spetta alle sole persone fisiche che, nell’anno 2022, abbiano conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

 

Sostegno alle imprese energivore

All’interno del Decreto energia 2023 si rileva anche che il Consiglio dei Ministri ha scelto di prevedere una modifica del regime delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (cosiddette “imprese energivore”). 

In particolare, il nuovo sistema, che sarà chiarito con la pubblicazione del Decreto in GU, prevede:

  • una modifica ai presupposti di accesso al regime agevolativo a decorrere dal 1° gennaio 2024;
  • il superamento del sistema degli scaglioni per la modulazione del beneficio – in funzione dell’intensità elettrica delle singole imprese – a favore di un valore unico per tutte le imprese che versino in determinate condizioni.

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