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Come viene tassata la pensione a Malta

5 Settembre 2022
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Tempo di lettura 4 minuti

Sai come avviene la tassazione della pensione a Malta?

A Malta, così come in molti altri stati il sistema di tassazione delle pensioni è differente rispetto a quello italiano.

Esistono, quindi, dei paesi in cui si pagano delle aliquote più o meno basse rispetto all’Italia sui redditi da pensione. Uno di paesi dove si pagano delle aliquote inferiori sulle pensioni, rispetto all’Italia, è Malta. A Malta, infatti, l’aliquota che è prevista per le pensioni estere è del 15% indipendentemente dall’importo. Possiamo, quindi, affermare che la piccola isola al centro del Mediterraneo si connota come un vero e proprio luogo vantaggioso per il suo regime fiscale.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire quali sono le principali caratteristiche del sistema pensionistico a Malta oltre che la tassazione che viene applicata sulle pensioni estere. Infine, a chiusura dell’articolo, affronteremo il Malta Retirement Programme.

Come si ottiene la defiscalizzazione della pensione italiana

Malta si connota, ad oggi, come una delle mete favorite dagli italiani che scelto dei regimi fiscali più favorevoli rispetto a quello italiano.

Una delle ragioni in forza delle quali Malta si connota come una meta ambita è rappresentata dal fatto che presenta importanti punti di contatto e di similitudine con l’Italia.

Nello specifico, il tenore di vita è simile a quello dell’Italia, è un Paese abbastanza vicino, e la lingua italiana è parlata ovunque sull’isola, insieme all’inglese e al maltese.

Per ottenere la defiscalizzazione della pensione italiana a Malta la prima cosa deve essere fatta è l’iscrizione dall’AIRE. Una volta attuata l’iscrizione è necessario provvedere a una serie di attività:

  • acquistare un immobile di almeno 270 mila euro oppure prendere una casa in affitto da circa 10 mila euro all’anno.
  • alternativamente è possibile acquistare titoli di stato maltesi per lo stesso importo dell’immobile o depositare presso una banca maltese strumenti finanziari per almeno 500.000 euro.

Ulteriori requisiti richiesti sono:

  • il reddito da pensione deve essere tale da coprire almeno il 75% delle entrate del richiedente per ciascun anno fiscale.
  • dichiarazione di non essere domiciliati a Malta,
  • risiedere sul territorio almeno 90 giorni all’anno anche non consecutivi
  • possedere un’assicurazione sanitaria.

La tassazione a Malta

Per quanto concerne la tassazione sui redditi delle persone fisiche a Malta è possibile affermare che questa si connota per numerosi aspetti vantaggiosi rispetto all’Italia.

In questo caso si delineano cinque scaglioni di reddito le cui soglie reddituali e aliquote fiscali sono molto più favorevoli rispetto all’Italia.

Solo questo aspetto permette un importante vantaggio fiscale notabile considerando che le aliquote fiscali oscillano, infatti, dal 15 al 35% (in Italia l’aliquota più bassa è del 23% e quella più elevata raggiunge il 43%).

A loro volta gli scaglioni di reddito risultano essere ulteriormente divisi in tre categorie. Queste categorie sono strettamente connesse alla condizione personale del richiedente cine ad esempio se è single, se è sposato e convivente oppure se ha almeno un figlio a carico di età non superiore a 18 anni non titolare di redditi superiori a 2.400 euro annui.

Coloro che sono titolari di pensione e che hanno almeno 61 anni di età anagrafica si trovano in una condizione dove l’ordinamento maltese gli riconosce, inoltre, una specifica detrazione fiscale (tax rebate) la quale risulta:

  • pari a 210 euro annui per i pensionati non coniugati,
  • pari a 45 euro per i pensionati coniugati
  • paria a 150 euro per chi ha figli a carico.

Questo significa che per un pensionato che non è coniugato si ha un prelievo fiscale che è pari a zero su redditi da pensione sino a 10.500 euro annui. Questo indica un importante risparmio fiscale in quanto in Italia a seguito della legge di bilancio 2017, l’esenzione fiscale interessa solo le fasce di reddito sino a 8.125 euro annue.

Il Malta Retirement Programme

Il Malta Retirement Programme (MRP) è un programma che esiste per coloro che sono titolari di una pensione molto elevata.

Il Malta Retirement Programme è entrato in vigore nel 2012 con l’obiettivo specifico di riuscire ad attrarre all’interno dell’isola il numero maggiore di pensionati cittadini di paesi UE compresa la Svizzera, l’Islanda e la Norvegia.

La caratteristica fondamentale su cui si fonda l’attrattività del sistema maltese è rappresentata dal fatto che l’ordinamento dell’isola va a riconoscere un’aliquota fiscale fissa del 15% che viene applicata al reddito estero ricevuto a Malta, solo nel caso in cui venga versata una imposta minima annuale di € 7.500 per il beneficiario e di € 500 per ciascun soggetto a carico (se presente).

Questo significa che l’operazione è conveniente soprattutto per quanto concerne le pensioni superiori almeno a 50mila euro annui (7.500/0,15) poiché in caso contrario l’imposizione fiscale sarebbe, a livello compressivo, maggiore del 15% per la presenza del suddetto minimale.

Possiamo, quindi, affermare che la misura è, a titolo definitivo, particolarmente vantaggiosa nonostante si contraddistingua per delle limitazioni.

Per poter avere acceso al Malta Retirement Programme il richiedente deve anche essere titolare di un immobile a Malta a partire dal 1° luglio 2013, il quale deve avere un valore non inferiore a € 275.000 (vigono delle piccole variazioni geografiche tale per cui l’ammontare si abbassa a € 220.000 se l’immobile è situato a Gozo, o nel sud di Malta), o deve affittare un immobile a Malta per non meno di € 9.600 l’anno (€ 8.750 l’anno se l’immobile è situato in Gozo). 

Si ricorda che è fondamentale che il reddito da pensione debba coprire almeno il 75% delle entrate del richiedente per ciascun anno fiscale (che corrisponde all’imponibile fiscale dell’interessato). Si evidenzia per quanto riguarda qualsiasi reddito ulteriore generato in territorio maltese gli è assoggetta un’aliquota sostitutiva del 35% (fermo restando che tale reddito non deve superare il 25% del reddito imponibile totale dell’individuo).

Ulteriore aspetto da ricordare che non serve essere domiciliati a Malta oppure avere intenzione di stabilire il proprio domicilio a Malta prima di 5 anni dalla data di richiesta. Non è, quindi, necessario avere conseguito il certificato di residenza permanente a Malta, ma bisogna essere titolari di un’assicurazione sanitaria, per se stessi e per le persone a proprio carico valida in tutto il territorio UE.

Da non dimenticare che è necessario risiedere a Malta mediamente per almeno 90 giorni l’anno per un qualsiasi periodo di cinque anni (cioè 450 giorni in un periodo temporale di 1.825 giorni). Questo significa che non è possibile risiedere in un altro paese per più di 183 giorni in un anno solare.  

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