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Aumento pensioni mese di settembre 

11 Settembre 2023
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Tempo di lettura 3 minuti

Mentre i futuri pensionati restano in attesa di conoscere le sorti della Riforma Pensioni 2024, arrivano ottime notizie per chi percepisce già il proprio assegno ogni mese.

Per le pensioni il mese di settembre è un momento importante in quanto ci sarà un aumento dell’assegno pensionistico.

Nello specifico, dopo che l’Inps aveva autorizzato mesi fa il pagamento degli arretrati e degli aumenti ai pensionati e ora è finalmente arrivato il momento dell’accredito. 

Andando a considerare gli arretrati e i rimborsi fiscali e procedendo alla loro somma emerge come ci saranno dei casi in cui i pensionati vedranno il loro assegno pensionistico accrescere fino a ben 250 euro.

Si ricorda che questo importante aggiornamento degli importi delle pensioni relativo al mese di settembre 2023 va a coinvolgere l’intera platea dei percettori, ma con particolare riferimento a coloro che sono titolari del trattamento minimo.

Gli aumenti delle pensioni nel 2023

Andando a guardare gli aumenti delle pensioni per il 2023 emerge come per più di un milione di pensionati il mese di luglio ha unificato la fine di un periodo di attesa durato sei mesi. Di fatto risulta che è dal mese di gennaio che si attende l’aumento delle pensioni minime INPS disposto dalla Legge di bilancio e promesso dal governo come misura urgente per contrastare l’inflazione, che aveva raggiunto l’11,6%. 

La maggiorazione è però stata erogata solo tra luglio e agosto agli aventi diritto, ovvero i percettori della pensione di importo minimo (o inferiore), ricalcolato quest’anno in 563,74€ mensili.

Guardando agli aumenti emerge che:

  • l’aumento, riconosciuto da gennaio 2023 e comprensivo della tredicesima (quindi su 13 mensilità), ammonta all’1,5% per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS. 
  • l’aumento per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni raggiunge il 6,4%.

Dal punto di vista monetario si ravvisa che per chi ha meno di 75 anni la pensione minima passa attualmente da 563,74€ a 572,20€: si tratta di circa 8,46€ in più al mese. Per gli over 75, invece, la maggiorazione corrisponde a circa 36,08€ al mese, perciò l’importo sale da 563,74€ a 599,82€.

L’adeguamento all’inflazione 

La maggiorazione delle pensioni si va a sommare a quella che deriva dall’adeguamento al 100% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo che viene applicato agli assegni non superiori a quattro volte il trattamento minimo (cioè quelli fino a 2.101,52€ al mese ai valori lordi del dicembre 2022). Questo ha determinato, nello specifico, un concreto incremento delle pensioni del 7,3%.

Si evidenzia che l’aumento delle pensioni è di tipo proporzionale tale per cui coloro che sono titolari di assegni pensionistici più elevati avranno degli incrementi inferiori. A tal fine sono stati delineati sei nuovi scaglioni.

Sebbene alcuni emendamenti alla Legge di bilancio avessero delineato una serie di aumenti delle pensioni INPS, sia modificando il meccanismo di perequazione automatica, sia introducendo la maggiorazione eccezionale delle pensioni minime dettagliata sopra emerge che la legge ha stabilito una rivalutazione degli importi delle pensioni, sulla base di sei diversi scaglioni rispetto ai precedenti tre.

Sulla base di questi presupposti la perequazione che viene effettivamente applicata ripercorre queste percentuali al 100%, all’85%, al 53%, al 47%, al 37% e al 32%, anziché al 100%, al 90% e al 75%.

Pensioni INPS, gli aumenti del mese di settembre

Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, l’Inps ha iniziato a erogare gli aumenti illustrati nei paragrafi precedenti già nei mesi di luglio e agosto.

In relazione all’ammontare della cifra riportata sul cedolino di settembre, emerge che ai pensionati che non lo hanno ancora ricevuto potrebbe essere accreditato il rimborso del 730.

Si evidenzia, infatti, che per coloro che, in fase di compilazione del 730, hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta, i conguagli a credito o a debito saranno elaborati fino a novembre.

L’Inps chiarisce che per il mese di settembre non sono quindi previsti ulteriori aumenti negli importi delle pensioni ad eccezione che per i percettori in attesa di arretrati.

Nella pensione di settembre, dunque, i pensionati italiani troveranno:

  • il rimborso degli eventuali importi a credito
  • la trattenuta, in caso di conguaglio a debito (l’eventuale rateazione degli importi a debito risultanti dalla dichiarazione dei redditi deve obbligatoriamente concludersi entro novembre, per cui, nel caso in cui la risultanza contabile sia stata ricevuta dall’INPS dopo giugno, non sarà possibile garantire il numero di rate scelto)

Si ricorda che per quanto riguarda le trattenute, saranno presenti quelle relative alle addizionali comunali in acconto e in saldo, le addizionali regionali e l’IRPEF.

Come di consueto, la struttura del calendario INPS dei pagamenti delle pensioni segue l’ordine alfabetico. Di seguito le date da segnare:

  • Venerdì 1° settembre, cognomi dalla A alla B;
  • Sabato 2 settembre (solo mattina), cognomi dalla C alla D;
  • Lunedì 4 settembre, cognomi dalla E alla K;
  • Martedì 5 settembre, cognomi dalla L alla O;
  • Mercoledì 6 settembre, cognomi dalla P alla R;

Giovedì 7 settembre, cognomi dalla S alla Z.

Come consultare il cedolino pensioni per controllare gli aumenti di settembre 2023

I titolari di trattamento pensionistico hanno la possibilità di controllare eventuali aumenti e trattenute sulle pensioni settembre 2023 andando a consultare il proprio cedolino.

Questa procedura è molto semplice in quanto è sufficiente collegarsi al portale ufficiale INPS e, dopo aver effettuato autenticazione elettronica, ricercare lo specifico strumento Cedolino pensione.

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