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Fondi comuni: investimento utile o dannoso?

16 Novembre 2023
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Tempo di lettura 4 minuti

Assicurarsi uno stile di vita sereno negli anni rappresenta uno degli obiettivi perseguiti da un elevato numero di pensionati.

È per questo motivo che molti di questi scelgono di avvalersi di fondi comuni con la finalità di assumere un’ampia esposizione di mercato, anziché puntare su singoli titoli. A tal fine i fondi comuni diventano uno strumento d’investimento molto utile.

A tal fine è importante comprendere quali sono le caratteristiche principali di un fondo comune d’investimento.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire questa tipologia di strumenti finanziari.

Che cosa sono i fondi comuni d’investimento 

Il fondo comune di investimento rappresenta uno strumento di investimento istituito e amministrato da apposite Società di gestione del risparmio, le Sgr. Questo costituisce uno tra i prodotti finanziari particolarmente adatti per quei risparmiatori e per quelle famiglie che desiderano aumentare il valore dei propri capitali nel tempo andando ad affidare l’attività di gestione a professionisti del settore.

A tal fine la società specializzata che gestisce il fondo si occupa di raccogliere il denaro dei singoli investitori al fine di andare a strutturare un unico patrimonio autonomo. Questo patrimonio si caratterizza per essere indipendente rispetto a quello della Sgr stessa o di qualsiasi soggetto coinvolto nell’operatività del fondo. Considerando queste caratteristiche di delinea un patrimonio collettivo che può essere il connubio di investimenti in attività finanziarie diverse (azioni, obbligazioni, titoli di Stato). Le scelte di investimento si basano su specifiche politiche di investimento che sono delineare dal regolamento del fondo. 

Per quanto concerne la proprietà di nota che il patrimonio del fondo comune risulta essere strutturato tra i diversi e singoli investitori in quote di partecipazione, che danno il diritto a tutti i soggetti a uguali diritti. Questo significa che i guadagni e le potenziali perdite diventano suddivisi in proporzione al numero di quote possedute.

Una delle caratteristiche principali del fondo comune d’investimento è rappresentato dal fatto che questo permette al risparmiatore di riuscire a contenere i rischi rispetto a un investimento che viene fatto sul mercato finanziario e che riguarda un singolo titolo. Dati questi presupposti si chiarisce che un fondo comune è lo strumento che permette concretamente di riuscire a diversificare i propri investimenti, pur non disponendo di ingenti capitali.

Si evidenzia però che l’azione di diversificazione non garantisce, tuttavia, rendimento certo a una specifica data. Questo deriva dal fatto che la redditività è direttamente connessa all’andamento dei mercati finanziari e a quello dei titoli che ne costituiscono il portafoglio.

Quando si parla di fondi comuni d’investimento è importante ricordare che questi si dividono in  fondi aperti e fondi chiuso.

Nello specifico i fondi chiusi sono costituiti da un patrimonio predefinito, le cui quote sono definite al momento della sua istituzione; in tal caso i partecipanti sottoscrivono le proprie quote prima che il patrimonio venga investito, e il rimborso può avvenire soltanto a scadenze determinate. In merito ai fondi aperti si rileva che questi sono costituiti da un patrimonio variabile, poiché chiunque può acquisirne o liquidarne delle quote in qualsiasi momento. Sono i fondi comuni più diffusi.

Inoltre, i fondi, in base agli strumenti scelti per gli investimenti, si suddividono in:

  • fondi azionari: investono principalmente in azioni e hanno quindi un profilo di rischio e di rendimento potenzialmente maggiore;
  • fondi obbligazionari: investono principalmente in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato e sono caratterizzati da un grado di rischio minore;
  • fondi bilanciati: possono investire in strumenti finanziari azionari e obbligazionari con diversi bilanciamenti, con l’obiettivo di differenziare gli investimenti e ottenere un profilo di rischio variabile in base alla composizione del portafoglio.

Vantaggi dei fondi comuni d’investimento 

Per quanto concerne i vantaggi dei fondi comuni d’investimento si rilevano tre principali categorie di benefici.

In particolare, il primo pregio dell’investimento in fondi comuni è quello della diversificazione a basso costo. Questo deriva dal fatto che il patrimonio che è stato sottoscrittori delle quote viene investito in una pluralità di emittenti, di tipologie di strumenti finanziari, di settori economici o di aree geografiche. Questa strategia permette, anche a coloro che hanno individualmente un piccolo capitale, di riuscire a ridurre il rischio idiosincratico connesso all’esposizione in singoli titoli. In aggiunta grazie alle economie di scala si rileva una situazione in cui il gestore ha la possibilità di ottenere un’alta diversificazione a costi più bassi rispetto a quelli che, di controverso, ci troveremmo a dover sopportare per riuscire a replicare fisicamente il suo portafoglio.

In merito al secondo beneficio si rileva la competente gestione attiva del capitale. I fondi comuni d’investimento hanno come caratteristica quella di riuscire a sovra-performare sistematicamente il benchmark di riferimento. Questo è possibile grazie ad una combinazione di stock picking e market timing. Di fatto per mezzo dei modelli finanziari, i gestori si impegnano a individuare dei titoli lontani dal loro famigerato fair price, acquistando i sottovalutati e vendendo i sopravvalutati, e studiano continuamente i mercati per capire quale sia il miglior momento per acquistare o vendere dinamicamente i titoli in portafoglio.

L’altro rilevante vantaggio, assolutamente da non sottovalutare, è rappresentato dalla liquidità di questi strumenti. Si rileva che la maggior parte dei fondi comuni non è quotata in Borsa e questo permette, al netto delle particolarità dei fondi chiusi, di riuscire sottoscrivere o liquidare le quote interagendo direttamente con i gestore o i collocatori, senza bisogno che dall’altro lato della negoziazione ci sia una controparte.

 

Svantaggi dei fondi comuni d’investimento

Considerando che i fondi d’investimento riescono a implementare una continua e dinamica strategia di investimento attiva, che punta a sovra-performare il mercato, è naturale che questi abbiamo delle maggiori commissioni che vengono addebitate agli investitori rispetto agli oneri richiesti per sottoscrivere le quote di un ETF.

Molte volte questi levati costi dei fondi comuni sono visti come un limite per l’investimento e questo confronto ha delineato una situazione in cui gli ETF quotati a gestione passiva accogliessero un grande favore da parte dei risparmiatori.

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