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Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo

1 Settembre 2022
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Tempo di lettura 5 minuti

Lavori nel mondo dello spettacolo?

Conosci quali sono le caratteristiche del fondo di previdenza dello spettacolo?

I lavoratori dipendenti ed autonomi che svolgono attività all’interno del settore dello spettacolo si caratterizzano per il fatto che hanno un proprio fondo previdenziale ovvero il fondo di previdenza dello spettacolo.

Questo come un fondo, sostitutivo dell’assicurazione generale obbligatoria gestita dall’Inps, è stato istituito a seguito della soppressione dell’Enpals avvenuta il 1 gennaio 2012.

Nel momento in cui un individuo risulta essere un dipendente o un autonomo che svolge attività all’interno del settore dello spettacolo deve iscriversi al fondo in quanto è la qualifica stessa del lavoratore che dà all’obbligo assicurativo indipendentemente dalla natura subordinata o autonoma del rapporto di lavoro.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire quali sono le caratteristiche del fondo di previdenza dello spettacolo e quali sono le categorie di individui che devono iscriversi allo stesso.

Soggetti appartenenti al fondo

Al fondo previdenziale dei lavoratori appartenenti al settore dello spettacolo sono iscritte una serie eterogenea di categorie dei lavoratori che appartengono al mondo dello spettacolo. All’interno di questi rientrano:

  • cantanti
  • ballerini
  • attori
  • circensi
  • registi
  • doppiatori
  • sceneggiatori
  • presentatori
  • direttori di scena eccetera.

Si ricorda che sono iscritti al fondo anche i dipendenti di ippodromi scuderie case da gioco scalfisca sale scommesse eccetera.

Questo fondo è stato costituito nel 1947 e si connota come uno dei fondi speciali che ha delle regole di pensionamento molto differenti rispetto all’assicurazione generale obbligatoria nonostante la sua progressiva armonizzazione.

Una delle caratteristiche principali del fondo è il fatto che l’anzianità contributiva risulta essere espressa non in settimane, ma in giornate lavorative in quanto l’anno lavorativo convenzionale è di 312 giorni.

Una delle altre peculiarità del fondo risulta essere rappresentata dal fatto che gli assicurati si dividono a loro volta in tre gruppi, ovvero

  • gruppo A
  • gruppo B 
  • gruppo C 

Gruppo A

All’interno del gruppo A ricadono coloro che hanno un’occupazione a tempo determinato e svolgono attività artistica tecnica direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli. Una delle principali caratteristiche di questi lavoratori è il fatto che sono generalmente titolari di rapporti di lavoro molto brevi e di tipo discontinuo tali per cui le loro situazioni contributive non si basano su delle attività svolte per lunghi periodi con carattere di professionalità.

Gruppo B

All’interno del gruppo B ricadono, invece, tutti gli individui che svolgono un’attività a tempo determinato al di fuori delle ipotesi previste nel gruppo A. Ricadono, quindi, all’interno del gruppo B tutti coloro che sono titolari di rapporti di lavoro di tipo stagionale e non collegato alla produzione e alla realizzazione di spettacoli.

Gruppo C

Il gruppo C risulta essere costituito invece dai lavoratori che prestano delle attività a tempo indeterminato e per questo motivo i loro rapporti di lavoro sono assimilabili a quelli degli altri lavoratori dipendenti

Si ricorda che questa divisione dei lavoratori all’interno di questi gruppi è successiva al 1992 e, quindi, alla riforma Amato in quanto prima di tale riforma i lavoratori iscritti erano suddivisi in due gruppi il gruppo a e il gruppo B.

Il sistema di accredito dei contributi

Ai fini del raggiungimento dell’annualità di contribuzione che è necessaria per avere la possibilità di conseguire le prestazioni previdenziali l’ordinamento prevede un meccanismo convenzionale di tipo semplificato.

Questo meccanismo differisce a seconda dei gruppi di appartenenza:

  • per quanto concerne il gruppo A un anno di contributi è considerato integrato con 120 contributi giornalieri (90 a partire dal primo luglio 2021)
  • in merito al gruppo B sono necessari 260 contributi giornalieri
  • In relazione al gruppo c servono 312 contributi giornalieri.

Dal punto di vista pratico questo significa che per raggiungere i 20 anni di contribuzione che sono necessari per il conseguimento della pensione di vecchiaia è necessario avere

  • 1800 contributi giornalieri per il gruppo A
  • 5200 contributi giornalieri per il gruppo B
  • 6240 contributi giornalieri per il gruppo C

Si ricorda che per coloro che hanno raggiunto l’anzianità contributiva necessaria prima del 1° agosto 1977 vige il diritto a pensione di tipo personalizzato, questo significa che deve tener conto della differente valutazione temporale secondo la quale è stata maturata l’anzianità contributiva tale per cui 60 giorni corrispondono a un anno fino al 1992 mentre 120 giorni corrispondono ad un anno a partire dal 1993.

È importante evidenziare il fatto che il meccanismo convenzionale di accredito dell’annualità può anche determinare una condizione tale per cui in un anno vengono versati una quantità di contributi per un numero di giorni che sono superiori rispetto a quelli necessari per la copertura di un anno di contribuzione. Qualora si vada a delineare una situazione di questo tipo è possibile affermare che l’eccellenza contributiva viene recuperata al momento della valutazione finale questo significa che il requisito contributivo viene maturato in anticipo. maturato in anticipo. Si chiarisce che in tal caso il diritto all’ottenimento della pensione si perfeziona solamente nel caso in cui siano stati anche raggiunti gli anni di assicurazione direttamente richiesti dalla legge.

Un altro aspetto importante da ricordare è la cosiddetta contribuzione di ufficio che vale per i lavoratori appartenenti al gruppo A. Significa che per i lavoratori del gruppo a è previsto un meccanismo di copertura d’ufficio volta completare l’anno di contribuzione questo significa che per ottenere questo tipologia di accredito il lavoratore deve avere maturato nel corso dell’anno almeno 60 contributi effettivi in costanza di lavoro e la sua retribuzione complessiva non deve essere superiore rispetto a quattro volte l’importo del trattamento minimo in vigore nell’assicurazione generale obbligatoria.

Altro aspetto molto interessante che riguarda questa categoria di lavoratori è la possibilità di attuare il passaggio di gruppo come, per esempio, il passaggio dal gruppo A, gruppo B eccetera. Secondo quanto disciplinato dal decreto legislativo 182/1997 vige un meccanismo di riproporzionamento dei contributi giornalieri che sono stati maturati sulla base del rapporto di lavoro esistente tra i requisiti dell’annualità di contribuzione che sono previsti per il diritto alle prestazioni all’interno dei vari gruppi.

Il calcolo della pensione

Così come abbiamo visto i lavoratori dello spettacolo la cui pensione direttamente disciplinata dal fondo di previdenza dello spettacolo si contraddistinguono per un sistema di calcolo della pensione molto specifico.

Il calcolo avviene sulla base di tre quote:

  • Quota A relativa all’anzianità maturata sino al 1992 che si calcola in base alla media delle migliori 540 retribuzioni giornaliere fra tutte quelle versate ed accreditate nell’arco della vita lavorativa rivalutate sulla base della variazione media annua dell’indice ISTAT del costo della vita;
  • Quota B per l’anzianità maturata dal 1.1.1993 al 31.12.1995 o al 31.12.2011 che si computa sulla media delle migliori 1900 retribuzioni giornaliere nell’arco della carriera lavorativa (per i lavoratori appartenenti al gruppo A) o, delle ultime 2.600 retribuzioni giornaliere (gruppo B) o, delle ultime 3.120 retribuzioni giornaliere (gruppo C).
  • Quota C, determinata con il sistema contributivo, per l’anzianità maturata dal 1.1.1996 o dal 1.1.2012 per chi aveva almeno 18 anni di contributi al 31.12.1995 che si calcola con riferimento ai lavoratori che al 31 dicembre 1995 vantano meno di 18 anni di contribuzione tutte le anzianità contributive maturate successivamente al 1° gennaio 1996 sono determinate con il sistema contributivo (Quota C) mentre per gli altri, i più anziani, il calcolo contributivo è scattato solo dal 1° gennaio 2012

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