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Riforma pensioni, verso la conferma della Quota 103

13 Settembre 2023
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Tempo di lettura 3 minuti

Sembra che anche per quest’anno sia saltata una concreta e globale riforma del sistema pensionistico.

Nella legge di bilancio ci si sta muovendo verso la conferma del mix di misure temporanee ovvero: Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire quali misure sta prendendo il Governo alla luce del fatto che la riforma pensioni per il 2024 sembra concretamente sfumata.

La situazione attuale

Andando a guardare la situazione attuale si delinea un quadro in cui sembra che il governo abbia, a titolo definitivo, accantonato la possibilità di sviluppare una riforma per il sistema pensionistico per il 2024.

In tale frangente l’esecutivo si sta quindi concentrando sulle novità che entreranno a far parte del pacchetto di misure della prossima Legge di Bilancio dedicato alla previdenza.

Il fatto che il progetto di una riforma sia sfumato trova base anche nelle scarse risorse economiche.

Emerge come, almeno verosimilmente, queste non basteranno per realizzare tutti i progetti. 

Dati questi presupposti si propende verso un rinnovo delle misure in vigore quest’anno, possibilmente con qualche rivisitazione, soprattutto per quanto riguarda Opzione Donna e Ape Sociale.

Per il 2024 nessuna riforma delle pensioni in arrivo

A partire dal 5 settembre, momento di rientro dalla pausa estiva, sono state riprese alle corde della tematica inerente alla riforma del sistema delle pensioni per il 2024 che però appare ormai sempre meno possibile. La questione è tornata al centro del dibattito politico e per il 18 settembre è previsto un ulteriore incontro che dovrebbe essere l’ultimo in vista della prossima Legge di Bilancio.

In tale frangente verranno anche presentati dei dati. Nella fattispecie l’osservatorio della spesa previdenziale presenterà al Ministero del Lavoro il rapporto dei vari incontri tenuti finora delineando i possibili interventi. Con queste informazioni alla mano sarà più semplice delineare le scelte definitive grazie alla disponibilità di un quadro più completo delle risorse a disposizione.

In considerazione del fatto che le risorse disponibili appaiono limitate si delinea una situazione in cui il pacchetto di misure previdenziali da mettere in campo il prossimo anno sarà caratterizzato da ben poche novità.

Questo significa che, come sottolineato dallo stesso Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, la Legge di Bilancio per il 2024 sarà molto complicata e si focalizzerà principalmente sul rinnovo del taglio del cuneo fiscale e sulle misure a sostegno dei redditi e delle famiglie.

Alla luce di una ormai svanita possibilità della riforma delle pensioni emerge che, almeno verosimilmente, ci si muoverà verso il rinnovo delle misure già attualmente in vigore. In particolare verranno rinnovate Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale.

Sembra che gli interventi più di rilievo andranno a toccare l’Opzione Donna e l’Ape Sociale con l’estensione della platea di beneficiarie e dei lavoratori che svolgono mansioni gravose e usuranti.

Pensioni 2024: quali rinnovi e quali cambiamenti 

Come sopra anticipato le misure che saranno oggetto di conferma e di revisione saranno Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale.

Nello specifico emerge che Quota 103, nonché la misura di anticipo pensionistico, 

non dovrebbe subire interventi di modifica ma essere semplicemente estesa a tutto il 2024. Ad oggi tale opzione è in scadenza al 31 dicembre e si basa sulla possibilità di andare in pensione al raggiungimento del doppio requisito: anagrafico e contributivo, rispettivamente 62 anni e 41 anni.

Opzione Donna e Ape Sociale, così come anche desiderato dai sindacati, dovrebbero essere le misure oggetto di variazione.

In particolare, si prevede che Ape Sociale verrà prorogata senza modificazioni dalla Legge di Bilancio, ma con una novità. Si sta, infatti, valutando, per il prossimo anno, di allargare il numero di possibili beneficiari, includendo nuove professioni nell’elenco delle mansioni gravose e usuranti.

In merito all’Opzione Donna che è stata oggetto di importanti modifiche nel corso dell’ultima Manovra, sembra che si delineino delle novità.

La Manovra precedente aveva infatti previsto diverse restrizioni nei requisiti d’accesso, limitando la platea di possibili lavoratrici beneficiarie.

Con il 2024 sembra che si voglia, invece, apportare una sorta di ritorno al passato attraverso l’apposizione di possibili interventi.

A chiarirlo è il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon che ha evidenziato come secondo lui oggi l’obiettivo sia quello di riconfermare quota 103, quota 41 con 62 anni, e vedere come l’Ape Sociale si può allargare.

Nello specifico il Sottosegretario ha dichiarato: “Stiamo cercando di valutare come dare un ristoro alle donne. Questo Governo non ha gestito Opzione donna come nella maniera precedente, perché crediamo che in quel caso ci sia stato oggettivamente tanto dispendio anche salariale per queste donne, dato che rientravano nel sistema contributivo pieno con il 30 per cento in meno. Era un esborso esoso. Stiamo cercando di capire una norma che possa dare ristoro a queste donne e casomai vedere anche nell’Ape Sociale.”

Alla luce di tali evidenze e in attesa dell’incontro del 18 settembre questo appaiono come gli interventi su cui il Governo intende puntare per il prossimo anno. Inoltre, la situazione sarà ancora più chiara una volta definite le esatte risorse a disposizione per poterli mettere in atto.

 

 

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