Riscatto degli anni di laurea ai fini contributivi
La pensione ti sembra un traguardo irraggiungibile?
Hai fatto l’università?
Lo sapevi che se hai fatto l’università esiste la possibilità di riscattare gli anni della laurea ai fini contributivi?!
Dal punto di vista pratico il riscatto della laurea si connota come un istituto che consente di trasformare gli anni universitari in anni contributivi e quindi integrare la propria posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche.
All’interno di questo articolo andremo a comprendere come funziona il riscatto della laurea.
Il riscatto della laurea, di cosa si tratta
Il riscatto della laurea, un’opzione che permette di valorizzare gli anni di studio ai fini pensionistici.
Questo offre la possibilità di conteggiare gli anni di studio universitario come anni lavorativi, anticipando così l’accesso alla pensione o aumentandone l’importo.
Il riscatto della laurea consiste quindi nel versamento all’INPS di un importo destinato ai contributi previdenziali per gli anni di studio universitario, come se fossero stati invece impiegati al lavoro.
Dal punto di vista pratico si rileva che oggi risulta possibile provvedere a riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario solamente nel caso in cui si sia conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati. Possono riscattarsi i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario a seguito dei quali si i conseguito uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario.
I punti principali da tenere presente in generale, in tema di riscatto laurea sono i seguenti:
- il titolo di studio deve essere stato effettivamente conseguito
- puo essere richiesto, con modalità diverse, sia da lavoratori occupati che inoccupati;
- la spesa da sostenere viene calcolata dall’Inps, o dalla Cassa di riferimento, e si fa piu onerosa man mano che sale l’età, percio se si ha la possibilità, conviene riscattare gli anni universitari prima possibile;
- Le somme versate per il riscatto della laurea sono deducibili dalle imposte dovute, oppure anche detraibili al 19 % se sostenute dai genitori per i figli.
- I calcoli per l’importo da versare variano a seconda degli anni in cui si colloca il periodo di studi , per via delle diverse riforme previdenziali che si sono succedute. Li vediamo piu in dettaglio in un paragrafo dedicato.
- Si possono riscattare anche solo alcuni degli anni cui si ha diritto, se necessari per raggiungere uno specifico requisito contributivo.
- Si possono riscattare i corsi di laurea sia triennale che quadriennale (durata legale, non gli anni fuori corso), e NON i master
- Le lauree straniere devono essere riconosciute ufficialmente in Italia dal Ministero dell’Università.
Si ricorda che risulta possibile provvedere a richiedere il riscatto di periodi parziali del corso di laurea se non si è interessati al riscatto totale (ad esempio perché non serve per raggiungere l’età minima per la pensione oppure se ricade in un periodo con metodo di calcolo non conveniente, come quello contributivo)
Titolo riscattabili
I titoli di studio riscattabili ai fini previdenziali sono:
- diploma universitario (corso di laurea da due a tre anni)
- diploma di laurea triennale, quadriennale vecchio ordinamento o a ciclo unico (non piu di 6)
- laurea specialistica (non meno di 2 anni)
- dottorato di ricerca
- titoli di studio rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale a decorrere dall’anno accademico 2005/2006: diploma accademico di primo livello;diploma accademico di secondo livello;diploma di specializzazione;diploma accademico di formazione alla ricerca.
- i titoli di studio conseguiti all’estero sono riscattabili solo se rilasciati da istituti in paese che hanno accordi di reciprocità con l’Italia o espressamente riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, Università e ricerca.
Quanto costa riscattare la laurea
Riscattare la laurea è una scelta economicamente rilevante e, per il 2024, si rileva, inoltre, una crescita di questo stesso costo.
Andando, ad esempio, a considerare la cosiddetta opzione “light”, a prezzo fisso, si rileva che questa è passata da circa 5.776 euro a quasi 6.100 euro all’anno. Per il riscatto ordinario, il costo varia in base al reddito: l’aumento del reddito minimo imponibile lo rende meno oneroso solo per chi guadagna meno di 18.000 euro all’anno. Per lauree conseguite prima del 1996 o entro il 2011 con almeno 18 anni di contributi, il calcolo è più complesso e si basa sulla riserva matematica.
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