RSA: cosa sono e che ruolo svolgono a livello sociale
Il sistema sanitario ha un ruolo chiave a livello sociale.
Una tra le strutture sanitarie di particolare rilevanza risulta essere rappresentata dalla RSA ovvero la residenza sanitaria assistenziale.
Nello specifico si rileva che la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) non è nient’altro che una struttura sociosanitaria di tipo residenziale che è dedicata ad anziani non autosufficienti, ma anche ad adulti disabili, che necessitano di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa a tempo pieno. Questo significa che all’interno di queste strutture viene assicurata la presenza di un medico 24 ore su 24 e di un sostegno continuativo anche per lo svolgimento delle attività quotidiane, come l’alimentazione e l’igiene personale.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire il ruolo sociale che risulta essere in capo alle residenze sanitarie assistenziali.
RSA, di cosa si tratta
Quando si parla di RSA si fa riferimento alle residenze sanitarie assistenziali che sono state introdotte in Italia a metà degli anni novanta.
Una delle principali caratteristiche di queste strutture è il fatto che si connotano come delle strutture non ospedaliere, ma carattere sanitario.
La loro specificità è il fatto che ospitano per un periodo o a tempo indeterminato persone che si trovano nella situazione di non essere autosufficienti, che possono essere assistite in casa e che hanno bisogno di specifiche cure da parte di più medici specialisti e di una articolata assistenza sanitaria.
Questo significa che si distinguono dagli ospedali e dalle case di cura, rivolti ai pazienti sofferenti di una patologia acuta, e dalle case di riposo, che sono destinate agli anziani almeno parzialmente autosufficienti.
Dati questi presupposti risulta possibile affermare che il lavoro all’interno delle RSA è molto vario dal momento che consiste prevalentemente nella cura del paziente e dell’igiene personale, nel supporto durante lo svolgimento di azioni che non può effettuare in autonomia e nell’utilizzo di eventuali attrezzature, nella pulizia dell’ambiente, nelle cure infermieristiche e nell’aiuto rispetto all’utilizzo di device e macchinari di uso quotidiano.
La loro organizzazione, dunque, le distingue da altre strutture, quali:
- l’ospedale, poiché il ricovero ospedaliero è destinato a interventi temporanei o a carattere emergenziale;
- la casa di cura, i cui pazienti soffrono di patologie gravi acute o croniche e abbisognano di un trattamento continuo a tutela della loro salute;
- la più classica casa di riposo, in cui trovano spazio gli anziani che hanno conservato almeno in parte la loro autonomia e la loro autosufficienza, e sono alla ricerca di aiuto generico più che di cura.
Sulla base di queste evidenze emerge che la RSA si pone a metà tra due tipologie di servizi sul territorio, quello di base (assistenza medica generica, assistenza domiciliare, ospedalizzazione, centri diurni) e quello specialistico (poliambulatori, centri di riabilitazione, divisioni ospedaliere geriatriche).
Dati questi presupposti si chiarisce che da entrambi i livelli, la RSA attinge prestazioni e personale, coordinandosi con le altre realtà sul piano istituzionale e sul piano operativo, cioè attraverso i protocolli di lavoro e gli aspetti organizzativi.
Chi lavora nelle RSA
Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali operano delle figure professionali molto diverse tra di loro che si occupano dell’assistenza e cura degli anziani e delle persone con disabilità.
In particolare si rileva che gli operatori in RSA hanno un ruolo centrale nella vita degli ospiti poiché garantiscono loro un supporto totale, che va dalla tutela della salute, all’assistenza nei bisogni quotidiani, alle attività di stimolazione e socializzazione.
Il team sanitario e assistenziale delle RSA è davvero variegato, per rispondere a ogni situazione di bisogno: il medico, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, gli ausiliari socio assistenziali, animatori/educatori, fisioterapisti, fino al personale addetto ai servizi generali, come quelli di cucina e pulizia degli ambienti.
Come sopra anticipato ogni operatore ha il suo ruolo e le sue mansioni anche all’interno delle RSA di Fondazione Ca’ d’Industria. Riuscire a riconoscerli perciò aiuta molto sia ospiti che familiari, così che a colpo d’occhio sappiano a chi rivolgersi in caso di necessità. Per farlo ci si può affidare, oltre che al cartellino di riconoscimento, al colore della casacca, diverso per ciascun operatore.
- Camice bianco: indica i medici, professionisti sanitari che si occupano della diagnosi e cura delle patologie degli ospiti.
- Casacca verde: indica gli infermieri che si occupano di eseguire procedure sanitarie, somministrare farmaci, terapie, monitorare i parametri vitali, in stretta collaborazione con medici e OSS.
- Casacca blu: indica i responsabili dei servizi socio sanitari che hanno il compito di coordinare e gestire i servizi sociali e sanitari. Tra le loro responsabilità rientrano l’organizzazione e la supervisione del personale, l’elaborazione di programmi di assistenza e la collaborazione con le famiglie degli ospiti.
- Casacca azzurra: indica i fisioterapisti, specialisti che si occupano della prevenzione, trattamento e riabilitazione dei disturbi fisici e motori.
- Casacca lilla: Operatori Socio Sanitari (OSS) svolgono attività di supporto al personale infermieristico e socio-assistenziale.
- Casacca bordeaux: identifica gli ausiliari socio-assistenziali (ASA). Sono figure professionali che hanno un ruolo centrale nella gestione della vita quotidiana delle persone anziane residenti nella RSA, che spesso si trovano in condizioni di non-autosufficienza. Si occupano perciò della somministrazione dei pasti, dell’igiene personale, della vestizione, ma offrono anche compagnia e supporto morale, oltre che aiuto nella mobilità e la collaborazione con gli altri professionisti.
- Casacca rossa: indica le animatrici/educatrici che si occupano delle attività ricreative, con interventi stimolanti (ludici, pratici e cognitivi) all’interno delle RSA. L’obiettivo finale del loro lavoro è quello di ricreare un ambiente positivo, dove l’anziano possa sentirsi a suo agio, accolto e felice, superando le barriere della malattia e il senso di solitudine.
- Casacca gialla: indica le guardarobiere, che si occupano dell’abbigliamento degli ospiti e della biancheria delle stanze.
- Casacca bianca: identifica gli addetti alle cucine, per la preparazione dei pasti.
- Casacca verde acqua: indica gli addetti al servizio di pulizie, impegnati a garantire un ambiente non solo pulito e ospitale ma anche sterile e salubre, avendo a che fare per la maggiore con persone fragili di salute.
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