Pensionati Italiani in Portogallo
7 Gennaio 2020
Tempo di lettura 5 minuti
Pensionati Italiani in Portogallo
Sempre più pensionati Italiani scelgono il Portogallo come meta nella quale trascorrere la seconda parte della loro vita. Sono infatti più di 470 mila i pensionati italiani che hanno deciso di andare a vivere all’estero, circa 10 mila i pensionati italiani in Portogallo. E bene si, sono sempre di più i pensionati italiani in Portogallo che, con sacco in spalla, decidono di ricominciare una nuova vita lontani dal bel paese, prediligendo mete che, oltre a garantire un’ottima qualità della vita, non mettono le mani in tasca ai propri ospiti. E si, perché la ragione fondamentale, oltre ai fantastici paesaggi, il basso costo degli immobili, e un clima mite con ben 300 giorni di sole l’anno, il Portogallo, grazie al decreto legge 249/2009, il quale riconosce la figura del “residente non abituale”, offre delle succulente agevolazioni fiscali per i pensionati italiani che decidono di trasferire la propria residenza nel territorio Portoghese. Ad oggi sono circa 10.000 i pensionati Italiani in Portogallo, cifra che aumenta ad 80.000 se consideriamo i pensionati provenienti da altre parti del mondo (Tedeschi, Americani, Francesi, Inglesi ecc.). Si badi bene che il Portogallo è la meta prediletta per l’ottimo rapporto qualità della vita/tassazione, ma secondo gli ultimi dati INPS sono ben 470mila i trattamenti pensionistici fuori dai confini Italiani, dato che evidenzia una crescita del 108%. La domanda che molti si chiedono è la seguente: Conviene per un pensionato italiano vivere in Portogallo? Pensionati in Portogallo, conviene? Andiamo a capire nel dettaglio quali sono le agevolazioni in atto e le procedure che un pensionato Italiano in Portogallo dovrebbe attuare.Pensionati in Portogallo, conviene?
A soli 2000 chilometri dall’Italia vi è un paese che sta avvolgendo in un caloroso abbraccio di benvenuto una folta schiera di pensionati italiani che, dopo una vita di lavoro, si ritrovano a percepire assegni pensionistici non solo decurtati in fase di calcolo, per via delle innumerevoli riforme che hanno cambiato negli anni il sistema previdenziale Italiano, ma soprattutto dimezzati dal regime fiscale che diventa sempre più opprimente nonostante il costo della vita aumenti progressivamente. Quindi, andiamo al punto, perché sono sempre di più i pensionati italiani in Portogallo? Semplice, come anticipato, grazie al decreto legge 249/2009 il governo Portoghese ha messo in atto una politica fiscale vantaggiosa che prevede la detassazione degli assegni pensionistici. Ovviamente non basta trasferire la propria residenza in Portogallo per poter usufruire del vantaggio fiscale ma occorre ottenere lo status di “Nao residente Habitual”Pensionati residenti non abituali (NHR)
Da tempo, il governo portoghese, si è posto l’obiettivo di attrarre persone e imprese a “elevato valore”. Per questo motivo, nel 2009, ha introdotto il regime di residenza non abituale (NHR), agevolazione fiscale che consente di beneficiare di un’aliquota fissa del 20% di tassazione sul reddito. Affinché i pensionati italiani che si trasferiscono in Portogallo possano usufruire dei vantaggi fiscali concessi dal paese, devono vivere stabilmente per almeno sei mesi e un giorno all’interno del territorio portoghese. Per certificare la permanenza all’interno del territorio portoghese, i pensionati dovranno essere in possesso di un regolare contratto di affitto. Una volta qualificati come residenti non abituali, il reddito da investimento che si riceve dall’estero è esente dalla tassazione portoghese per 10 anni consecutivi. Ne risulta che, i pensionati italiani in Portogallo, possono ricevere i seguenti redditi dall’Italia senza essere soggetti a tassazione:- contratti di locazione
- plusvalenze su immobili
- interessi
- dividendi e reddito da lavoro non portoghese completamente esentasse
Come viene tassata la pensione in Portogallo?
I pensionati italiani che si trasferiscono in Portogallo, potranno usufruire delle agevolazioni fiscali pattuite all’interno dell’NHR le quali stabiliscono una tassazione sulle pensioni private del 10%. Non tutte le pensioni però saranno soggette a detassazione, infatti rimangono fuori da tale agevolazione le seguenti prestazioni:- pensioni derivanti da lavori svolti nella pubblica amministrazione
- pensioni derivanti dal comparto dell’esercito
- pensioni derivanti dalla Polizia di Stato
- Pensioni derivanti dall’insegnamento
Cambio Residenza Fiscale
Premettendo che il nostro consiglio è sempre quello di affidarsi ad un esperto in materia fiscale, ti indicheremo alcuni passaggi “chiave” per non cadere nel baratro della doppia tassazione. I soggetti “fiscalmente” residenti in Italia, sono tenuti a dichiarare in Italia tutti i redditi da loro prodotti, a differenza dei soggetti non residenti fiscalmente i quali sono tenuti a dichiarare in Italia solo i redditi ivi prodotti. Ma come faccio ad essere residente fiscalmente in un altro paese? Ribadendo il nostro consiglio di rivolgerti prima ad un esperto fiscale, i passaggi fondamentali per essere soggetti a tassazione estera sono i seguenti:- non aver avuto il domicilio in Italia per più di un anno
- non aver avuto dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno
- non essere stati iscritti all’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (ovvero 183 giorni negli anni normali, 184 in quelli bisestili)
Come posso riscuotere la mia pensione INPS in Portogallo?
Per ottenere lo status di “Nao residente Habitual”, e vedersi accreditata la propria pensione senza alcuna decurtazione fiscale, i pensionati Italiani in Portogallo non dovranno solo instaurare un contratto di affitto valido e risiedere nel paese per almeno 6 mesi e 1 giorno all’anno, ma dovranno prima compilare ed inviare all’INPS un apposito modulo per ottenere la convenzione per evitare le doppie imposizioni. La modulistica necessaria per l’inoltro può essere reperita direttamente attraverso il portale telematico dell’INPS o, qualora il pensionato necessiti di maggiore assistenza, attraverso un centro CAF/patronato. Tale modulo consente di richiedere la non effettuazione totale o parziale della ritenuta alla fonte dell’imposta italiana. All’interno del modello deve essere presente anche l’attestazione della residenza fiscale estera da parte della competente autorità straniera. Per ottenere tale agevolazione da parte dello stato portoghese, il pensionato deve possedere congiuntamente i seguenti requisiti- lo statuto di residente fiscale non abituale deve essere richiesto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrà produrre effetto
- che il pensionato non sia stato tassato come residente fiscale in Portogallo in nessuno dei 5 anni precedenti a quello in cui lo statuto viene richiesto
- che il pensionato possieda le condizioni necessarie per essere considerato residente fiscale in Portogallo
Quali sono i documenti necessari per trasferire la mia pensione in Portogallo?
Per quanto riguarda la documentazione necessaria che i pensionati italiani in Portogallo dovranno presentare per vedersi riconosciuto il beneficio della tassazione agevolata è la seguente:- Codice Fiscale portoghese;
- Conto Corrente portoghese;
- Contratto di affitto;
- Certificato di residenza.
Quanto tempo occorrerà per percepire la mia pensione al lordo?
Una volta inoltrata la richiesta all’ufficio Inps di competenza lo stesso avrà dai 90 ai 180 giorni di tempo per verificare la documentazione acquisita e trasformare l’assegno da netto a lordo.I pensionati del pubblico impiego possono usufruire dell’agevolazione?
Purtroppo la convenzione bilaterale Italia/Portogallo, non prevede l’attuazione del decreto 249/2009 sulle pensioni pubbliche, le quali continueranno ad essere tassate secondo la legislazione Italiana.Ma cosa ci guadagna il Portogallo?
Ovviamente scopo della convenzione non è solo quello di attirare pensionati italiani in Portogallo, ma occorre precisare che questa è stata stipulata con altri paesi come Inghilterra, Francia, Germania ecc. Grazie a questa manovra il PIL portoghese sta ottenendo un miglioramento annuo di oltre 2 miliardi di euro.Ricerca
INAIL
Iscriviti alla newsletter
Ti sei iscritto correttamente
Notizie correlate
Danno Biologico
Tempo di lettura 11 minutiLa nascita del danno biologico deriva dai dibattiti giurisprudenziali che hanno caratterizzato la fattispecie lungo il corso degli anni 70 […]
Revisione Rendita Inail
Tempo di lettura 8 minutiChe cos’è? La revisione della rendita Inail nel settore infortunistico tende a garantire corrispondenza tra il danno e l’indennizzo non solo al […]
Rendita Inail
Tempo di lettura 6 minutiChe cos’è? La Rendita INAIL è una prestazione valutata in base alla natura temporanea o permanente del lavoro svolto. La […]