Isopensione 2023: che cos'è, requisiti e costo
L’isopensione, conosciuta anche come “esodo dei lavoratori anziani”si connota come uno tra i possibili canali di accesso al pensionamento anticipato.
Tale modalità è stata introdotta dalla legge Monti-Fornero e si pone come una sorta di “scivolo pensionistico”, a favore del lavoratore, che viene internamente pagato dall’azienda in attesa della maturazione del diritto alla pensione.
Tutti i dipendenti di aziende private con un numero di impiegati uguale o superiore a 15, può richiedere l’accesso all’isopensione la quale verrà corrisposta mensilmente dal datore di lavoro.
Che cos’è
Sulla base di quanto stabilito dalla legge Fornero emerge la possibilità, per i lavoratori del settore privato che sono dipendenti di aziende dotate di un organico mediamente superiore a 15 unità, di richiedere una sorta di “scivolo pensionistico” pagato interamente dall’azienda attendendo la piena maturazione della loro pensione.
Tale supporto risulta essere riconosciuto ai lavoratori che si trovano in una condizione di fine carriera e che desiderano chiudere il proprio rapporto lavorativo.
L’isopensione è stata introdotta nel 2013 come mezzo atto a portare a quiescenza alcune categorie di dipendenti vicini al pensionamento.
La caratteristica dell’isopensione è il fatto che permette un anticipo rispetto dell’età pensionabile sino ad un massimo di 4 anni.
Questo è possibile se e solo se l’azienda esodante corrisponda, con oneri interamente a suo carico, un assegno [assegno di isopensione] ai lavoratori di importo equivalente alla pensione per tutto il periodo di esodo, fino al momento del perfezionamento dei requisiti per il pensionamento.
Per mezzo della legge finanziaria del 2018 il periodo iniziale di quattro anni è stato esteso, temporaneamente, a sette anni per il periodo temporale che va dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2023.
Questa scelta poggia sulla volontà di supportare e favorire il ricambio generazionale nelle imprese.
Dal punto di vista dell’azienda questa si impegna a versare, insieme all’assegno, anche la contribuzione correlata che è necessaria per garantire ai lavoratori la copertura pensionistica fino al raggiungimento del diritto all’assegno di quiescenza definitivo.
L’isopensione si pone, quindi, come un anticipo dell’età pensionabile fino a 7 anni per il triennio 2021-2023 nel caso in cui l’impresa si impegni a corrispondere al lavoratore, per l’intero periodo che intercorre tra l’esodo e la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, un assegno di un ammontare pari al trattamento di pensione maturato in base alle regole vigenti, sia essa di vecchiaia oppure anticipata.
L’accordo di Esodo
Affinché l’isopensione sia uno strumento di tipo aziendale è necessario che ci sia, tra l’azienda e le organizzazioni sindacali più rappresentative a livello aziendale, un accordo sottoscritto dalle parti in merito alla gestione degli esuberi. Solo dopo che è stato sottoscritto il cosiddetto accordo di esodo i lavoratori hanno la possibilità di scegliere se aderire allo scivolo pensionistico. Si ricorda che ci sono dei casi in cui è l’azienda che cerca di incentivare il lavoratore ad accogliere questa possibilità.
Secondo la legge 223/1991 si può arrivare all’accordo in caso di procedura di licenziamento collettivo.
L’accordo di esodo deve essere sempre sottoscritto con le organizzazioni sindacali e deve essere riportato il numero dei lavoratori che risultano dall’esubero. L’accordo deve anche chiarie il termine entro il quale il programma di esodo deve concludersi.
Possono ricadere nell’accordo solo i lavoratori a cui mancano al massimo, 4 anni (7 anni dal 2018 al 2023) per l’accesso, sia alla pensione di vecchiaia che alla pensione anticipata.
Si ricorda che una volta sottoscritto l’accordo deve essere presentato dal datore di lavoro all’INPS che dovrà valutarlo.
L’INPS deve analizzare la consistenza organica dell’azienda che deve essere superiore in media a 15 dipendenti.
Qualora tutte le condizioni siano soddisfatte, si rilascia un prospetto contenente l’informazione relativa all’onere complessivamente stimato del programma di esodo annuale. Inoltre, l’Istituto convalida l’accordo rendendolo efficacie cosicché i lavoratori aderenti possono lasciare il lavoro secondo quanto definito dall’accordo stesso. L’assegno di isopensione decorre dal primo giorno utile del mese successivo alla risoluzione del rapporto di lavoro.
Definito l’accordo l’azienda diventa il soggetto sul quale poggia l’intero carico di tipo finanziario in quanto si pone come il soggetto responsabile di trasferire la disponibilità monetaria, necessaria all’INPS, per attuare i pagamenti e all’accredito dei contributi afferenti al periodo di isopensione.
Per evitare che una possibile insolvenza dell’azienda ricada sui lavoratori danneggiandolo è stato previsto dal punto di vista legislativo una Fidejussione bancaria da parte del datore di lavoro. Se l’azienda blocca i pagamenti mensili, l’INPS può chiedere il pagamento delle rate al garante. Se l’insolvenza ha una durata superiore ai 180 giorni, l’istituto previdenziale può escutere l’intera fidejussione per proseguire nella corresponsione del trattamento previsto.
Una peculiarità dell’isopensione è il fatto che l’intero carico di tipo finanziario poggia sull’azienda. È, quindi, l’azienda che deve impegnarsi a trasferire la disponibilità utile all’INPS. Solo in questo modo l’INPS si può occupare dell’attuazione dei pagamenti mensili.
L’assegno di Isopensione
Sulla base dell’accordo di isopensione al lavoratore spetta un assegno economico a cui ha diritto fino alla maturazione della pensione. L’ammontare dell’assegno di isopensione è pari all’importo del trattamento pensionistico che gli spetterebbe al momento di accesso alla prestazione pensionistica sulla base alle regole vigenti.
Si chiarisce che l’assegno di isopensione risulta leggermente inferiore all’ammontare di pensione che il lavoratore percepirà alla cessazione dell’assegno. L’assegno di isopensione non prevede e non include la contribuzione correlata.
Eventuali ulteriori benefici pensionistici per la misura, previsti sono essere valutati per il diritto e la determinazione dell’importo pensionistico.
Sull’importo della prestazione:
- non è attribuita la perequazione automatica,
- non spettano i trattamenti di famiglia (ANF),
- non possono essere effettuate trattenute per il pagamento di oneri
Emerge che la prestazione non è reversibile tale per cui in caso di decesso del beneficiario, ai superstiti viene liquidata la sola pensione indiretta, con le norme ordinarie.
Assegno Isopensione
Requisiti Anagrafici | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Anni | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | ||||
Pensione di Vecchiaia Uomini | 67 anni | 67 anni | 67 anni | 67 anni | 67 anni | 67 anni | ||||
Pensione Anticipata Uomini | 42 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 42 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 42 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 42 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 42 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 42 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | ||||
Pensione di Vecchiaia Donne | 67 anni | 67 anni | 67 anni | 67 anni | 67 anni | 67 anni | ||||
Pensione Anticipata Donne | 41 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 41 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 41 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 41 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 41 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | 41 anni e 10 mesi di contributi + finestra mobile di 3 mesi | ||||
Importo dell'Assegno | L'importo dell'isopensione è pari all'importo della pensione che spetterebbe al lavoratore al momento dell'accesso alla medesima prestazione. |
Caratteristiche dell’isopensione
La penalità
L’assegno di esodo, atto all’acquisizione della pensione anticipata, non può essere penalizzato con l’abolizione della penalizzazione sugli accessi alla pensione anticipata con meno di 62 anni di età
Modifiche peggiorative
Qualora si vadano a definire delle modifiche normative che incrementano i requisiti di accesso al trattamento pensionistico [aumento dell’aspettativa di vita] l’erogazione dell’assegno di isopensione proseguirà per l’ulteriore necessario periodo, col limite massimo a carico del datore di lavoro esodante.
La copertura figurativa
Sulla base dell’accordo d’isopensione la contribuzione figurativa correlata è versata, a totale carico del datore di lavoro. Il versamento della contribuzione serve al lavoratore per ottenere un assegno pensionistico pari a quanto avrebbe percepito continuando a lavorare per l’intero periodo di isopensione.
La retribuzione media mensile in base alla quale devono essere commisurati i contributi correlati, è computata in relazione alla retribuzione imponibile per fini previdenziali degli ultimi due anni o quattro anni.
Deve essere comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il numero 4,33.
Le somme per la copertura della contribuzione figurativa correlata sono calcolate sulla base dell’aliquota di finanziamento del Fondo previdenziale di appartenenza del lavoratore.
Scadenza anticipata
Il titolare della prestazione può anticipare la scadenza dell’isopensione presentando domanda di qualsiasi trattamento pensionistico.
Aspettativa di Vita
Gli assegni di isopensione con decorrenza anteriore al 1° gennaio 2019 sono agganciati a requisiti di pensionamento più elevati. In tali fattispecie l’isopensione ha durata minore rispetto alla data stabilita poiché l’interessato ha maturato prima il requisito pensionistico.
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