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Come riscattare i contributi INPS

1 Settembre 2022
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Tempo di lettura 4 minuti

I lavoratori hanno la possibilità di accrescere il loro montante contributivo ai fini pensionistici attraverso il pagamento di un onere che viene riconosciuto come riscatto dei contributi.

All’interno di questo articolo andremo a comprendere che cosa significa attuare il riscatto dei contributi, quali sono i contributi che è possibile riscattare, come è possibile fare domanda e quali sono i costi che devono essere sostenuti per il riscatto dei contributi.

Il riscatto dei contributi

Il riscatto dei contributi risulta essere uno strumento attraverso il quale è possibile accrescere il numero di contributi necessari per il raggiungimento della pensione. Il riscatto dei contributi si connota come l’opportunità per il lavoratore coprire alcuni periodi contributivi che sono scoperti, come ad esempio quelli legati agli anni universitari o quelli contestuale l’attuazione di lavoro all’estero in paesi che non sono convenzionati.

I contributi da riscatto come indicato dall’Inps sono quelli che vengono accreditati dopo aver concesso al lavoratore o al pensionato l’opportunità di coprire periodi che altrimenti sarebbero stati privi di contribuzione. Nello specifico si tratta dei contributi per cui:

  • vi è stata omissione nel versamento all’INPS dei contributi obbligatori che non possono essere recuperati essendo intervenuta la prescrizione di legge;
  • non era previsto l’obbligo del versamento contributivo;
  • sono state introdotte particolari disposizioni legislative

Contributi riscattabili

Il punto di partenza per l’attuazione della pratica di riscatto dei contributi è, sicuramente, la comprensione di quali sono le tipologie di contributi che possono essere riscattati.

Si evidenzia che è possibile provvedere a riscattare i periodi di lavoro che non risultano essere coperti da contribuzione (periodi per cui non sussiste più l’obbligo assicurativo), quindi prescritti, se i contributi non risultano versati:

  • dal datore di lavoro per attività lavorativa subordinata;
  • dal titolare dell’impresa artigiana o commerciale per i coadiuvanti;
  • dal titolare del nucleo coltivatore diretto, colono e mezzadro in favore dei familiari coadiuvanti.
  • dagli iscritti alla gestione separata che non siano titolari all’obbligo contributivo.

Ai fini della pensione i periodi che si possono riscattare per la pensione e che non sono coperti da contribuzione sono quelli relativi a:

  • il corso legale di laurea, le lauree brevi e i titoli di studio a esse equiparati;
  • l’attività lavorativa svolta all’estero in Paesi non convenzionati;
  • l’astensione facoltativa per maternità che si colloca al di fuori del rapporto di lavoro;
  • gli anni di praticantato effettuati dai Promotori finanziari;
  • l’attività svolta con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per periodi antecedenti il 1.4.1996;
  • i periodi non lavorati e privi di contribuzione previsti da specifiche disposizioni di legge e comunque successivi al 31.12.1996;
  • periodi di lavoro svolto con contratto part time;
  • i periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili per il calcolo della misura delle pensioni;
  • ulteriori periodi di riscatto previsti da specifiche disposizioni di legge.

Chi può richiedere il riscatto dei contributi

Il riscatto dei contributi INPS può essere richiesto da:

  • lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria;
  • coloro che sono iscritti ad una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • coloro che sono iscritti alla gestione separata dei lavoratori parasubordinati;
  • coloro che sono iscritti ai fondi speciali gestiti dall’INPS.

Si ricorda che così come è stato indicato dall’INPS, il riscatto dei contributi, è una facoltà che viene concessa anche ai superstiti del lavoratore o del pensionato deceduto.

Pagamento pensioni luglio 2022

Il costo del riscatto dei contributi

Riscattare i contributi rappresenta un onere di tipo importante per coloro che si approcciano alla presentazione della domanda. Chi richiede di riscattare i contributi deve sostenere un vero e proprio onere di riscatto, il quale risente dell’arco temporale entro il quale cade il periodo da riscattare per l’applicazione del calcolo.

Esiste un metodo di calcolo dell’onere di riscatto dei contributi. Per coloro che sono iscritti alle gestioni INPS viene computato con:

  • il sistema della riserva matematica retributiva per quanto concerne i periodi fino al 31 dicembre 1995, o fino al 31 dicembre 2011 per chi ha 18 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995 (il 1° gennaio 1996 è la data spartiacque del passaggio da calcolo retributivo a contributivo della pensione);
  • il sistema della riserva matematica contributiva per chi ha almeno 18 anni di contributi versati prima del 12 luglio 1997;
  • il sistema percentuale o contributivo per i periodi dal 1° gennaio 1996, o dal 1° gennaio 2012 per chi ha 18 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995.

Per quanto concerne i sistemi di calcolo essi funzionano come segue.

Il sistema della riserva matematica per il calcolo dell’onere di riscatto computa la differenza tra la pensione annua al momento della domanda compresi i periodi da riscattare e la pensione annua senza i periodi da riscattare. Il risultato dell’operazione viene, poi, moltiplicato per il coefficiente di riserva matematica che varia a seconda della categoria:

In merito al sistema del calcolo percentuale questo funziona al contrario in quanto il reddito imponibile presso la gestione previdenziale nell’ultimo anno che viene moltiplicato per l’aliquota contributiva prevista dalla gestione previdenziale di accredito e il prodotto va moltiplicato per gli anni da riscattare.

Come richiedere il riscatto dei contributi

Per richiedere il riscatto dei contributi è possibile procedere in via telematica in tre modi diversi:

  • web con i servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino attraverso il portale dell’Istituto;
  • Contact Center Multicanale raggiungibile al numero 803.164 (riservato all’utenza che chiama da telefono fisso) o al numero 06164164 (abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari con tariffazione a carico dell’utente);
  • patronati e altri intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La pace contributiva 2019-2021

In via sperimentale per il periodo 2019-2021 è stata introdotta la pace contributiva che si connota come un riscatto dei periodi non coperti da contribuzione ai sensi dell’articolo 20, commi 1-5 del decreto 4/2019.

Questo meccanismo permette di attuare il riscatto agevolato dei contributi nella misura massima di 5 anni.

Una tipologia di riscatto dei contributi che può essere richiesta dagli iscritti:

  • all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti;
  • alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • alla gestione separata;
  • presso le gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione obbligatori.

Si evidenzia che possono essere riscattati in tutto o in parte nella misura massima di 5 anni anche non continuativi i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al 29 gennaio 2019.

Il calcolo rientra nel sistema contributivo.

In merito all’onere per il riscatto in via sperimentale nel triennio considerato può essere corrisposto in un’unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi per la rateizzazione.

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