Assegno di invalidità civile: Importi, requisiti e richiesta
L’assegno di invalidità civile è una prestazione socio assistenziale erogata su domanda dell’interessato a conclusione di un processo amministrativo/sanitario volto all’accertamento dei requisiti di invalidità.
Attenzione a non confondere l’assegno di invalidità civile con l’assegno ordinario di invalidità.
Per quanto le due prestazioni possono sembrare simili nella nomenclatura, il primo è una prestazione facente parte delle prestazioni erogate a carattere socio assistenziale mentre il secondo è una prestazione previdenziale di invalidità che viene erogata ai soggetti che possiedono determinati requisiti contributivi.
Le prestazioni di invalidità civile, come ad esempio l‘indennità di accompagnamento o la pensione di inabilità civile, vengono erogate a carattere puramente socio assistenziale, ciò vuol dire che al richiedente, oltre ad una percentuale di invalidità da accertare e un determinato requisito reddituale da rispettare, non viene richiesto il possesso di contributi previdenziali.
L’assegno mensile di invalidità civile viene riconosciuto ai soggetti con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni che vengono riconosciuti da una commissione medica incaricata con un invalidità tra il 74% ed il 99%.
Chi può richiederlo
Possono richiedere l‘assegno di invalidità civile:
- I cittadini italiani
- I cittadini comunitari
- I cittadini extracomunitari legalmente soggiornati in Italia
Per poter accedere alla prestazione, i soggetti summenzionati devono rispettare i seguenti requisiti:
- Risiedere stabilmente nel territorio italiano
- Avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni
L’assegno mensile di invalidità civile è regolamentato dall’articolo 13 della legge 118/1971 e soggetto al meccanismo dell’andamento della speranza di vita che nel 2025 attuerà una nuova rideterminazione dei requisiti anagrafici d’accesso.
La prestazione viene erogata per 13 mensilità e non è reversibile ai superstiti.
L’importo dell’assegno varia annualmente a seconda degli indici ISTAT e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda.
Importo e reddito da rispettare
L’erogazione dell’assegno di invalidità civile, oltre al requisito sanitario e anagrafico, richiede il non superamento di determinate soglie reddituali, anche queste rideterminate annualmente a seconda degli indici ISTAT.
L’importo dell’assegno di invalidità civile nel 2023 è pari a 313,91, ricordiamo che la somma non è soggetta ad alcuna trattenuta Irpef.
Per quanto concerne la soglia di reddito da rispettare per ottenere l’erogazione, questa nel 2023 è pari a 5.391,88 euro.
Concorrono nella valutazione del reddito complessivo i redditi di qualsiasi natura che vengono calcolati ai fini Irpef al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
Non vengono considerati nel reddito complessivo per l’erogazione dell’assegno mensile di invalidità civile:
- L’importo dell’assegno stesso
- Le pensioni di guerra
- L’indennità di accompagnamento
- Le rendite Inail
- La casa di abitazione
Ricordiamo che ai fini della valutazione del requisito reddituale, l’INPS terrà in considerazione solo i redditi del percettore della prestazione, non verranno quindi considerati i redditi del coniuge o di eventuali familiari.
Compatibilità con il lavoro
Per quanto risulti di difficile comprensione, il percettore dell’assegno mensile di invalidità civile può svolgere attività lavorativa a patto che non superi il limite di reddito previsto per il riconoscimento della pensione.
Compatibilità con altre prestazioni
L’assegno mensile di invalidità civile non è compatibile con le altre prestazioni di invalidità erogate a qualsiasi titolo, come l’assegno ordinario di invalidità.
È invece compatibile con le prestazioni previdenziali come pensione di vecchiaia e anticipata, fermo restando che queste prestazioni potrebbero intaccare la soglia reddituale annua da rispettare.
Maggiorazione sociale
L’importo dell’assegno di invalidità civile può essere maggiorato per effetto della legge 388/2000 cd maggiorazioni sociali.
L’importo della maggiorazione nel 2023 è pari a 10,33 euro al mese, ma questa volta il percettore non deve superare determinate soglie reddituali in concorso con il coniuge.
La maggiorazione sociale sull’assegno mensile di invalidità viene concessa alle seguenti condizioni:
- Il richiedente non superi una soglia reddituale pari a 6.542,51 euro
- Se coniugato, non possiede redditi propri per un importo uguale a quello summenzionato, né redditi cumulati con quelli del coniuge perun importo pari o superiore a 13.085,02 euro
La domanda
Per ottenere l’assegno mensile di invalidità civile il richiedente dovrà attivare una procedura amministrativo/sanitaria.
La procedura consta dei seguenti passaggi:
- Relazione del certificato medico per invalidità civile
- Inoltro della domanda
- Visita medica
- Ricezione del verbale di visita
- Inoltro Ap70
Per quanto riguarda la redazione del certificato medico, questo può essere richiesto presso il proprio medico curante, in alternativa ci si può rivolgere presso un medico certificatore.
I medici certificatori sono coloro che possiedono gli accessi al sistema telematico INPS per l’inoltro del certificato.
Una volta in possesso del certificato, il richiedente dovrà inoltrare apposita domanda presso l’INPS.
La domanda può essere inoltrata attraverso i seguenti canali:
- All’interno del portale telematico autonomamente se in possesso di SPID
- Rivolgendosi presso un istituto di patronato
- Contattando il numero verde INPS
Una volta inoltrata la domanda, entro un paio di settimane l’INPS convocherà a visita il richiedente presso una commissione ASL di competenza territoriale.
In sede di visita, consigliamo il lettore di munirsi di tutta la certificazione clinica in possesso anche fotocopiata per rispondere ad eventuali richieste da parte della commissione.
Successivamente alla visita, entro 30 giorni l’INPS inoltrerà il verbale contenente la decisione della commissione medica.
Nel caso in cui il verbale riportasse una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%, l’assegno mensile di invalidità è stato riconosciuto.
Nel caso in cui la percentuale di invalidità fosse inferiore al 74%, vuol dire che la prestazione è stata rigettata.
Nel caso di riconoscimento, sarà necessario terminare il processo amministrativo mediante l’inoltro dell’Ap70, modello conosciuto anche come fase concessoria.
Nel caso di diniego, il richiedente ha 6 mesi di tempo dalla ricezione del verbale di invalidità civile per opporsi al parere medico della commissione mediante un ricorso per invalidità civile.
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