Lavoratori Precoci Novità

Lavoratori Precoci

Chi sono i lavoratori precoci?

I lavoratori precoci sono tutti coloro i quali possiedono almeno 12 mesi di contribuzione, anche non continuativa, precedentemente il 19° anno di età

I lavoratori precoci spesso si ritrovano a raggiungere il requisito contributivo per l’accesso alle prestazioni pensionistiche intorno ai 60 anni, raggiungendo i 40 anni di contribuzione ma, dall’introduzione della riforma Fornero, anche questa categoria di lavoratori si è vista inasprire il requisito contributivo d’accesso che da 40 anni, della vecchia pensione di anzianità, si è innalzato a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne della nuova pensione anticipata.

I lavoratori precoci, a seguito delle battaglie sindacali intervenute negli anni successivi alla riforma Fornero, possono accedere al pensionamento con 41 anni di contributi, più i tre mesi previsti dalla finestra mobile, grazie alla quota 41, se si trovano in almeno una delle seguenti condizioni:

Lavoratori Precoci Quota 41

Nel sistema previdenziale odierno, per poter accedere alla pensione anticipata, i lavoratori devono essere in possesso di:

  • 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne;
  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.

Grazie all’intervento di quota 41, il governo, ha concesso a delle particolari categorie di lavoratori, come i lavoratori precoci, di accorciare i requisiti per la pensione anticipata di un anno e 10 mesi per gli uomini e 10 mesi per le donne. Quota 41, allo stesso tempo, assume particolare efficacia su tutte quelle categorie di lavoratori che hanno iniziato a lavorare da giovanissimi e che hanno accumulato un’anzianità contributiva tale da consentire l’accesso alla quiescenza in età relativamente giovane. Basti pensare ad un lavoratore che ha iniziato a lavorare a 18 anni nel 1984 che, grazie al riconoscimento dello status di lavoratore precoce e quindi all’accesso di quota 41, potrà andare in pensione nel 2025 con un’età anagrafica di 59 anni. Per questa ragione, quota 41, assume particolare rilievo per i lavoratori precoci consentendone agli stessi l’uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Pensione Precoci Requisiti Quota 41

I lavoratori precoci, uomini e donne, possono accedere alla quota 41, e quindi alla pensione anticipata, con almeno 41 anni di contributi a patto che possano far valere almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento del 19° anno di età entro, e non oltre, il 31 dicembre 1995.

Si ricorda che il solo requisito contributivo non è sufficiente per accedere al pensionamento ma, congiuntamente, i lavoratori precoci, dovranno rientrare in una delle seguenti categorie:

  • caregiver: ovvero lavoratori dipendenti o autonomi che assistono da almeno 6 mesi un coniuge o un parente di primo grado con handicap in situazioni di gravità ai sensi dell’art. n. 3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992. A seguito della legge n. 205/2017, a partire dal 2018, sono stati inclusi i soggetti che assistono un parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona affetta da handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti
  •  lavoratori che svolgono attività usuranti, e averle svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10 precedenti la richiesta di pensione;
  • lavoratori in stato di disoccupazione: che hanno terminato da almeno 3 mesi di percepire l’indennità di disoccupazione NASpI o qualunque altra indennità di disoccupazione;
  • abbiano una riduzione della capacità lavorativa, accertata da una commissione medica competente per l’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
  • rientrino in una delle categorie riconosciute come gravose;

Ricapitolando, i lavoratori e le lavoratrici precoci, potranno accedere al pensionamento anticipato al conseguimento dei summenzionati requisiti ottenendo un vantaggio temporale di anticipo pensionistico pari a:

  • 10 mesi per le lavoratrici precoci donne
  • 1 anno e 10 mesi per i lavoratori precoci uomini

Tale pensionamento è riconosciuto comunemente con il termine quota 41 lavoratori precoci.

Pensione Precoci la domanda

Entro il 1° marzo di ogni anno va inoltrata la domanda per i lavoratori precoci, se si vuole accedere al beneficio per ottenere la pensione anticipata con la quota 41. Nel caso in cui la domanda venisse presentata oltre tale data, ma comunque entro e non oltre il 30 novembre, viene comunque presa in considerazione ma solo se vi sono risorse finanziarie a disposizione per l’erogazione.

Le modalità di invio della domanda per i lavoratori precoci sono le seguenti:

  • Autonomamente presso il portale INPS, se in possesso di SPID;
  • Mediante un istituto CAF/patronato al quale si delegherà l’inoltro
  • Attraverso il primo servizio di intermediazione di servizi CAF/Patronato online Nonsolopatronato.it, attraverso il quale potrai ricevere l’assistenza professionale di un patronato comodamente da casa

Pensione Precoci Decorrenza

La pensione lavoratori precoci mediante quota 41 è soggetta al meccanismo delle cd. finestre mobili, per cui, i lavoratori che conseguono il requisito per accedere al pensionamento anticipato, devono attendere ulteriori tre mesi di finestra mobile per ottenere la corresponsione della prestazione.

Pensione Precoci anche con il cumulo contributivo

I lavoratori precoci possono accedere alla quota 41 anche in regime di cumulo contributivo, così come previsto dalla legge 24 dicembre 2012, n. 228, in questo caso il sistema delle cd. finestre mobili subirà i seguenti mutamenti:

  • I lavoratori precoci che conseguono il diritto dal 1° gennaio si vedranno riconoscere la decorrenza di quota 41 nei tre mesi successivi dal conseguimento dei requisiti contributivi;
  • I lavoratori precoci che conseguono il diritto dal 1° gennaio mediante regime di cumulo contributivo potranno accedere al prepensionamento dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra.

Lavoratori Precoci Contribuzione Utile

Come specificato nel precedente paragrafo, per accedere al prepensionamento, i lavoratori precoci possono accedere al cumulo contributivo dei periodi lavorativi non coincidenti. Per quanto riguarda invece la contribuzione che viene ritenuta valida ai fini del conseguimento dei 41 anni l’INPS, con la circolare del 16 giugno 2017 n. 99, ha precisato che deve intendersi utile tutta la contribuzione obbligatoria dovuta per i periodi di prestazione effettiva di lavoro espressa in mesi, giorni o settimane. Allo stesso modo vengono ritenuti utili ai fini del conseguimento dei requisiti anche i periodi di lavoro effettuati all’estero e riscattati, così come i periodi riscattati per omissioni contributive.

Compatibilità con Attività Lavorativa

I lavoratori precoci che accedono al prepensionamento mediante quota 41 non potranno continuare a lavorare in quanto la prestazione non è cumulabile con i redditi da lavoro subordinato o autonomo.

Lavoratori precoci e quota 41 nel sistema contributivo

Ricordiamo ai lettori che il pensionamento mediante la quota 41 è accessibile esclusivamente a tutti quei soggetti che rientrano nel calcolo della pensione con il sistema retributivo, per tutti coloro i quali rientrano nel sistema contributivo puro l’unica agevolazione ad oggi prevista per i lavoratori precoci, è appunto quella della riforma Dini all’art. n.1, comma 7 della legge 335/1995 che prevede un incremento del 50% della contribuzione versata per i periodi di lavoro svolti durante la minore età.

Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva con i requisiti contributivi proiettati negli anni.

Lavoratori precoci tabella

AnniRequisito contributivoNorma di riferimentoFinestra mobile
Dal 2019 al 202641 anniDl 4/2019Si
2027-202841 anni e 2 mesiDl 4/2019Si
2029-203041 anni e 4 mesiDl 4/2019Si
2031-203241 anni e 6 mesiDl 4/2019Si
2033-203441 anni e 8 mesiDl 4/2019Si
2035-203641 anni e 10 mesiDl 4/2019Si
2037-203841 anni e 11 mesiDl 4/2019Si
2039-204042 anni e 1 meseDl 4/2019Si